Capitolo 35 +S

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Odio le feste, davvero. Posso sopportare la folla, i rumori assordanti, l'alcol che pizzica la gola violento, le ore piccole per il semplice gusto di far tardi. Ma le feste? Ballare?! Lo detesto. E di solito riesco ad evitarle, restando a casa di sabato sera con Tae e una manciata di schifezze sparse intorno a noi, alla ricerca di qualche film spazzatura di cui lamentarci per il resto della settimana e offendere chi dei due avesse avuto la brillante idea di suggerirlo.

Ma a questa festa non avevo potuto dire proprio no, nonostante le mie lamentele. Yeonjun l'aveva organizzata con tutto il suo entusiasmo, non vedendo l'ora di festeggiare con i suoi amici e il suo fidanzato il nuovo comeback del gruppo dopo mesi di duro lavoro. E quale fidanzato sarei stato, se non avessi ripagato in qualche modo l'impegno e la dedizione di Yeonjun, sacrificandomi per il mio inferno personale?

Rileggo i messaggi tra me e Yeonjun di pochi minuti prima, quando ancora dovevo partire da casa, ma è inanimata sullo schermo.

A differenza della festa dei 3racha di mesi fa, in cui avevo passato la maggior parte del tempo fuori in terrazzo con Yeonjun e il vento freddo, a questa avrei dovuto partecipare attivamente

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A differenza della festa dei 3racha di mesi fa, in cui avevo passato la maggior parte del tempo fuori in terrazzo con Yeonjun e il vento freddo, a questa avrei dovuto partecipare attivamente. Niente scappate fuori, niente pause o niente scuse per andare via prima. Solo puro alcol e divertimento, caldo di piena primavera nell'appartamento e sudore sulla pelle che attacca i vestiti e i capelli sulla fronte.

Cerco di prepararmi psicologicamente dentro l'ascensore accanto a Tae, che si sistema tranquillo il colletto della sua camicia a mezze maniche, facendomi chiedere distrattamente come riuscisse ad indossarla con questo caldo. Dalle riprese in spiaggia erano passate solo poche settimane e il caldo afoso aveva riempito Seoul come un temporale, rendendo tutto inaspettatamente appiccicoso e torrido.

Liscio con i palmi delle mani la maglietta a maniche corte che mi sta larga sul corpo esile, più come scusa per asciugarmi le dita sudate dal nervosismo. Anche la collana al collo mi fa sudare straordinariamente la nuca, senza contare i pantaloni lunghi che avevo insistito ad indossare nonostante le proteste da fashionista di Tae... ora me ne pentivo un po', con il caldo della sera e l'idea della serata che si prospettava, ma morirei piuttosto che ammetterlo al mio migliore amico testardo.

Le porte dell'ascensore si aprano quando ancora io ero nel pieno della mia seduta di falso coraggio e commiserazione interiore, venendo trascinato da Tae per il gomito nel lungo corridoio del palazzo. The Weeknd suona e rimbomba tra le mura anche fuori dall'appartamento dei red spid3r, luci stratosferiche escono ribelli dalla porta leggermente socchiusa e passano dal rosso al rosa al viola nei pochi secondi che ci mettiamo io e Tae per raggiungere l'ingresso.

Eravamo per caso in ritardo? Il mio migliore amico apre la porta con una leggera spinta, spalancandola quasi a rallentatore per leggere e tastare il terreno all'interno. Una folla di persone già balla e si struscia nel salotto che avevo già visto ma che quasi non riconoscevo nella differenza del momento, un tempo più vuoto e meno rumoroso. Non riconosco i volti mentre gli scruto da lontano, entrando a passo esitante dentro l'appartamento. Tae mi resta accanto, nell'ambiente sconosciuto anche a lui.

Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora