Capitolo 18 +S

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«Che ne pensi di questo?» Mi chiede Tae mentre prende da una gruccia una maglia dal colore verde menta, il negozio era affollato ma non quanto i corridoi del centro commerciale pieni di persone indecise su dove andare. Se la mette sul petto, vedendo allo specchio accanto a noi come possa stargli addosso. Io lo seguo con lo sguardo, il telefono in mano mentre aspetto una risposta al messaggio da Yeonjun. Vibra tra le mie dita e io controllo cosa mi avesse scritto, il telefono che mi illumina il viso insieme alle luci soffuse del negozio di abbigliamento.

 Vibra tra le mie dita e io controllo cosa mi avesse scritto, il telefono che mi illumina il viso insieme alle luci soffuse del negozio di abbigliamento

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Era passata ormai una settimana dalla festa, noi ci sentivamo da all'ora ormai tutti i giorni. Non si parlava poi di tante cose serie, ma quel che ci si diceva bastava per imparare a conoscerci piano piano. Lui spesso mi mandava fotografie mentre era in sala prove o in quella di registrazione, cui una l'avevo messa anche come immagine del suo contatto, ed io invece gli inviavo video divertenti durante le giornate che sapevo per lui fossero pesanti e piene di impegni. «Ok, credo che potrei offendermi...» dice Tae mentre rimette a posto la camicia, notando che stavo ancora al telefono con Yeonjun. «Lo so, scusa.» sospiro quando ricevo un altro messaggio, alzo lo sguardo su Tae ma lui ha un sorrisetto sulle labbra mentre mi guarda. Scuote la testa e si gira a cercare di nuovo tra le maglie esposte qualcosa di carino, i suoi genitori lo avevano pagato per le serate in cui si era fermato ad aiutare al ristorante e lui voleva comprarsi come prima cosa qualcosa da mettere.

 Scuote la testa e si gira a cercare di nuovo tra le maglie esposte qualcosa di carino, i suoi genitori lo avevano pagato per le serate in cui si era fermato ad aiutare al ristorante e lui voleva comprarsi come prima cosa qualcosa da mettere

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Un sorrisetto mi si forma sulle labbra mentre osservo i tre puntini del messaggio che sta scrivendo Yeonjun muoversi in su e in giù, in attesa. «Sai che una ragazza all'università mi ha chiesto di uscire?» dice Tae senza giri di parole, facendomi sollevare la testa dallo schermo del telefono. Questa mi è nuova, perché diavolo me lo dice solo ora? «Non ci credo.» la bocca spalancata dalla sorpresa mentre parlo, lui si gira verso di me e trova il mio volto sconvolto di fronte. Noto che le guance gli si tingono di un leggero rosa sotto la mascherina, era la prima volta in anni di amicizia che vedevo un accenno di rossore sul suo volto. Mi mette una mano sotto il mento e mi chiude la bocca che ancora avevo aperta, «Chiudi la bocca o ti ci entrano le mosche...» dice prima di tornare agli articoli esposti nel negozio.

«E tu che hai detto?» lo interrompo nella sua ricerca, afferrandolo per la spalla e spintonandolo per la curiosità. Lui ride quando lo faccio oscillare a destra e sinistra, gli occhi a forma di luna che mi fanno percepire il suo sorriso sotto la mascherina. «In verità... non ho risposto.» confessa, abbassando la testa e nascondendo i suoi occhi dal mio sguardo sconvolto mentre si passa una mano sulla nuca. «Che vorrebbe dire che non hai risposto?!» chiedo io, sorpreso dalla risposta. Il telefono che vibra proprio quando lui apre la bocca salvandolo dalla risposta indecisa, lui me lo indica tra le mani quando lo schermo si accende alla notifica per sviare l'argomento. Sospiro, segnandomi che in macchina dovrò riaprire l'argomento, mentre sblocco il telefono.

Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora