Capitolo 37 +S

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Da quanto tempo stavamo insieme io e Yeonjun? Ormai non tenevo più neanche il conto; dalla festa per il nuovo comeback di Yeonjun, le settimane erano passate come secondi davanti ai miei occhi.

Che fosse nel dormitorio dei red spid3r, dagli amici di Yeonjun e, nelle rare occasioni, al ristorante di Tae durante l'orario di chiusura o a casa sua, io e Yeonjun ci vedevamo almeno tre volte alla settimana. Non erano appuntamenti fissi, non avevamo organizzato dei giorni prestabiliti per uscire insieme; succedeva e basta.

Da soli o con i nostri amici, non faceva poi così tanta differenza. Quando ero accanto a lui, la timidezza svaniva come vapore davanti anche ai suoi migliori amici dalla bocca larga. Wooyoung si era rivelato più simpatico di quanto all'inizio non credessi, con le sue battutine lascive e la sua risata rumorosa; Changbin invece era il più tranquillo rispetto agli altri due, alcune volte parlava così veloce che non riuscivo a capire quello che diceva... ma risolvevo sempre con una risata o un accenno della testa.

Non importa gli impegni da idol di Yeonjun o gli allenamenti intensivi fino a tarda sera per rivedere alla perfezione la coreografia, trovava sempre il tempo per me. Anche per messaggiarmi alle due di notte quando usciva dall'agenzia o alla fine di un video promozionale estenuante, dove aveva dovuto parlare per ore del nuovo concept dell'album insieme a Beomgyu e Hueningkai.

Non c'era volta che non lo vedessi zoppicare per venirmi incontro alla fine dell'esercitazione, o troppo esausto anche solo per abbracciarmi sul divano. Quando succedeva sentivo il cuore sprofondarmi nello stomaco, le sue occhiaie che non andavano mai via nonostante il trucco e le palpebre basse dalla stanchezza. Però cerco sempre di non fargli pesare la cosa, consapevole di quanto Yeonjun tenesse sia alla sua immagine che a vedermi, nonostante lo sfinimento.

Quindi eccoci qui, distesi e aggrovigliati sul divano mentre guardiamo Frozen 2. Avevamo giocato a sasso carta forbici per chi dovesse scegliere il film di questa sera, ma purtroppo Yeonjun mi aveva battuto. C'era da dire che non avevo neanche opposto troppa resistenza quando lo avevo visto saltellare allegro dopo aver vinto, il pugno in aria con il sasso con cui aveva distrutto le mie forbici e un sorriso aperto, sedendomi in un tonfo di finta offesa sul divano a braccia incrociate e gli occhi solo per lui. 

Inoltre eravamo ormai nel pieno della primavera, non faceva più freddo come prima e si stava bene anche in maglietta a maniche corte alcune sere. Quindi, quando lo avevo visto aprirmi la porta d'ingresso in pantaloncini corti e canotta, le ginocchia quasi mi avevano ceduto alla sua figura di fronte al dormitorio. Eppure stavamo insieme da abbastanza tempo da essermi abituato alla sua figura tonica e slanciata, ma cosa posso farci? Sono un uomo debole io.

Il take away dimenticato sul tavolino di fronte al divano, le scatole bianche del ristorante cinese ormai vuote e le bacchette di legno sporche poggiate su fazzoletti di carta puliti, per evitare di sporcare la superfice. Se questo era il paradiso, non avrei desiderato di più. «Soobin?» Yeonjun mugugna mentre si muove tra le mie braccia, assonnato di fronte al canto acuto di Elsa sullo schermo.

«Mh?» lo stringo a me, facendo aderire la sua schiena ancor di più al mio petto nello stretto spazio, sfiorando di proposito le sue braccia nude con le punta delle mie dita. Lui però si gira, dando adesso la schiena allo schermo del televisore, solo per guardarmi. Ha le palpebre basse e le labbra imbronciate, riconosco che sta per addormentarsi tra meno di qualche secondo; ormai lo so, lo riconosco. Non era insolito nell'ultimo periodo, vederlo crollare dopo neanche venti minuti di film o coccole sul divano, ma di nuovo: non glielo faccio mai notare.

«Posso chiederti una cosa?» inizia, aggrappandosi alle mie spalle per non cascare all'indietro dal divano, sul pavimento freddo. Gli sistemo i capelli dietro le orecchie, scoprendo gli occhi bassi e lucidi di sonno. Solo la luce del televisore illuminava il salotto del dormitorio dei red spid3r e i colori freddi di Frozen oscuravano la maggior parte del viso di Yeonjun, nascondendolo alla mia vista. «Si hyung, mi piaceresti anche se fossi un mollusco.»

Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora