Sono tornata...
So che probabilmente siete arrabbiati con me e lo capisco.
Chiedo umilmente perdono per il ritardo, spero che con questo capitolo io riesca in qualche modo a farmi perdonare della mia assenza.
Spero possiate capire, l'università non è così facile come credevo (ho finito la sessione solo due settimana fa e gia ho riniziato le lezioni), senza contare il lavoro e tutto il resto.
Il tempo passa e senza accorgermene sono già passati 5 mesi.
Cercherò di essere attiva come prima, magari con un capitolo alla settimana se riesco. Non me ne vogliate, vi voglio bene e so che ne volete a me♡
Non so neanche se tutto questo è lontanamente decente, ma spero vi piaccia :)
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Il viaggio dal divano verso il bagno del dormitorio è più lento e complicato di quanto avessi immaginato; riesco a sentire le gambe deboli per colpa dall'orgasmo che mi ha appena attraversato tutto il corpo e il petto caldo e rosso in un mix tra eccitazione e imbarazzo, se non contiamo le mani di Yeonjun da per tutto su di me e le mie su di lui, in un vano tentativo di tracciare i nostri corpi e marchiarci entrambi come animali.
Mi fermo una volta durante il tragitto per spogliare del tutto Yeonjun in mezzo al salotto, facendolo quasi inciampare dalla fretta di togliergli i pantaloni di dosso in uno strattone quasi d'urgenza, mentre lui mi bacia talmente forte che le ginocchia mi cedono sul pavimento, riuscendo però ad evitare di cadere grazie alla stretta di Yeonjun su di me.
Sento le sue mani dal fondoschiena alle mie scapole in un brivido continuo, dal mio volto alla nuca per tirarmi più vicino, dai miei capelli alle mie spalle per chiedermi di più, di più, di più. E io cerco di dargli quello che mi chiede, tenendolo stretto dai fianchi sottili e nudi e aggrappandomi a lui come un salvagente, con i suoi denti che mi graffiano le labbra e la mia lingua che gioca con la sua.
Finiamo per sbattere due volte contro i mobili della casa, prima contro lo stipite della porta nel corridoio e poi contro la libreria accanto al bagno; scivoliamo quasi sul pavimento per colpa di una maglietta buttata a terra da uno dei ragazzi e Yeonjun maledice sottovoce chiunque dei due sia stato, facendomi ridere piano prima che torni di nuovo su di me.
La bocca mi fa male, le labbra le sento rosse e gonfie, ma i baci di Yeonjun sono come droga e non riesco a staccarmi da lui neanche quando lo sento armeggiare dietro di se' con la maniglia della porta del bagno; neanche quando indietreggia dopo che finalmente riesce ad aprirla; neanche quando accende la luce e le palpebre chiuse mi si incendiano di un rosso accecante; neanche quando sbatto il fianco contro il lavandino e lui mi si butta addosso, facendo scontrare i nostri inguini insieme e unendo i nostri corpi come anelli della stessa catena.
Il cuore mi martella nella gabbia toracica e il respiro non sembra calmarsi, neanche quando con dita tremanti e deboli mi aggrappo al lavandino dietro di me nella speranza di non crollare a terra. Le mani di Yeonjun invece sono ancora su di me, come se non gli importasse di cascare se questo significa conoscere ogni centimetro della mia pelle.
Sento l'esigenza nelle sue dita, sento l'accortezza nei miei confronti mischiata alla sua eccitazione nel tocco leggero, e i calli delle sue mani sono piacevoli contro la curva della spina dorsale pronunciata, anche con le unghie che graffiano la pelle sensibile dei fianchi mi fa impazzire, ma non posso esprimerlo meglio che leggeri mugugni in fondo alla gola o gemiti aperti quando mi lascia respirare e marchia con i denti la curva della spalla o il collo arrossato.
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Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]
FanficSoobin fa il barista in uno dei tanti bar a Seoul, Yeonjun è un idol alle prese con la fama. Due mondi completamente diversi, legati solo da una serie di imprevisti che gli porterà ad un fatale colpo di fumine. E questo gli costringe ad inseguirsi f...