Capitolo 31 +S

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Se mi avessero detto qualche mese fa che avrei iniziato ad uscire ufficialmente con una star del kpop, non ci avrei creduto... Se lo sapesse mia sorella, penso sverrebbe. Eppure eccoci qui, che ci scriviamo tutti i giorni e parliamo al telefono tutte le sere solo per raccontarci del più e del meno. Ogni tanto mi preoccupo che prima o poi non potremmo più avere argomenti di cui parlare, ma alla fine ogni sera facciamo tarda notte e, o un membro del gruppo di Yeonjun o mia madre che il giorno dopo deve lavorare, ci costringono ad attaccare per il chiasso notturno.

È passata solo una settimana da quella cena nel dormitorio dei red spid3r e anche dall'ultima volta che ho visto Yeonjun, ma è come se ce lo avessi sempre accanto in realtà. Col fatto che lo sento ogni giorno e la mia chat più recente è quasi sempre la sua, quella timidezza iniziale sta iniziando a scomparire e con quella la sensazione di disagio iniziale. 

Arrossisco ancora nelle nostre telefonate quando Yeonjun dice qualcosa di imbarazzante o resto in silenzio nei momenti di tensione tra di noi, ma inizio ad essere finalmente me stesso anche con lui. Un passo alla volta, come diceva sempre il mio professore alle superiori. 

«Le cose quindi stanno andando bene...» commenta Tae quando gli racconto della telefonata avvenuta con Yeonjun ieri sera, dove mi aveva parlando di quella volta ai Mama 2019 quando aveva incontrato i BTS per la prima volta e quasi era svenuto davanti a Taehyung e Jimin. Lo avevo preso in giro e lui si era offeso, scoppiando a ridere però anche lui dopo pochi secondi. Yeonjun è rimasto sorpreso se non scioccato quando ha scoperto che conoscevo ed ero fan i BTS, ma credo più offeso del fatto che mettevo Jin come bias nella lista prima di lui.

«Direi di sì,» gli rispondo, sfregando la mano sulla nuca... a disagio di fronte all'affermazione del mio migliore amico, «o almeno lo spero.»

Un ricordo mi balena nella mente e schiocco le dita davanti alla sua faccia, facendolo sussultare mentre mi sollevo dallo schienale del letto per fronteggiarlo. «A proposto... quella ragazza di cui mi avevi parlato? Com'è finita?»

«Diavolo Soobin... così mi spaventi.» Sospira Tae, mettendosi la mano sul petto con fare drammatico mentre riprende aria dallo spavento. Alzo le sopracciglia, aspettando una risposta, e lui sbuffa di nuovo, costretto a rispondere di fronte al mio silenzio d'attesa. «Quando mi ero deciso ad accettare di uscire con lei, l'ho vista mano nella mano con un nostro amico di corso.»

«Che stronza!» Quasi urlo io dalla sorpresa, ricevendo come risposta un sorriso divertito del mio migliore amico e una scrollata di testa per la mia boccaccia. «Linguaggio!» urla mia madre dal piano di sotto, facendoci impietrire sul posto come statue. 

«No dai, in fondo lui è un bravo ragazzo e lei si merita di meglio.» Sospira in risposta lui, dopo che io mi ero assicurato di chiudere la porta di camera, tornando a giocare con il vecchio cubo di rubik che avevo usato nella gara della nostra vecchia scuola. 

«Devi finirla con questa bassa autostima...» Lo spintono sul letto io, facendolo ondeggiare sul materasso morbido al mio scrollo. Se io ero timido ed insicuro, alcune volte Tae copriva questo suo lato del carattere uguale al mio con silenzi imbarazzati o sorrisi caldi. Per quanto cercassi di aiutarlo quando me ne accorgevo, non sapevo bene neanche io come uscire io stesso da questa personalità solitaria che mi ritrovavo. 

«Da che pulpito esattamente viene la predica?» Beffeggia Tae ridacchiando e sollevando lo sguardo, giusto per osservare meglio i miei occhi grandi. Ecco, appunto... e non potevo neanche contraddire o replicare la lamentela del mio migliore amico nei miei confronti, perché aveva completamente ragione. «E comunque non è per questo ma...» la vibrazione del telefono sul letto zittisce Tae, facendoci girare entrambi verso lo schermo del mio telefono acceso sopra le coperte sfatte.

Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora