Quando usciamo dal terrazzo, la casa sembra svuotata. Non trovi più nessuno ad ogni angolo come prima e da quasi l'impressione di un appartamento svaligiato, con bicchieri di plastica a terra e sacchetti di patatine sporcate e marchiate da impronte di scarpe. Inoltre mi accorgo solo dopo essere rientrato che la musica era stata fermata e il silenzio della casa adesso sembrava quasi assordante, giusto solo i leggeri rumori della strada provenienti da fuori. Mi volto verso di Yeonjun mentre chiude la controfinestra alle nostre spalle, quando si gira incontra i miei occhi e mi sorride dolce con la mascherina ancora abbassata. Mi sento sciogliere sotto il suo sguardo mentre mi mette una mano sulla schiena e mi spinge dolcemente verso la sala pranzo vista la mia indecisione, da dove si sente ancora il chiacchiericcio famigliare della festa.
Appena ci affacciamo però sembra calare il silenzio, il primo a zittirsi è il ragazzo che riconosco essere quello di prima che mi aveva lasciato la sigaretta e detto dove fosse Yeonjun. Hyunjin è in mezzo a loro e con lui c'è anche Jeongin, entrambi hanno un drink tra le mani e sul volto gli nasce un sorrisetto malizioso. A parte loro due non conosco nessun'altro presente nella stanza, neanche una faccia famigliare nel grande gruppo. Forse qualche idol che riconosco tra quelli mostrati da Hyunjin i giorni precedenti, ma restano comunque a me sconosciuti.
C'è un silenzio imbarazzante nell'aria, anche quando ci avviciniamo non c'è neanche il rumore di una mosca a spezzare quel silenzio nella sala da noi creato, come se tutti sapessero qualcosa di cui non dovrebbero essere a conoscenza. Yeonjun non mi lascia neanche quando ci affianchiamo agli altri ragazzi, resta accanto a me mentre ci muoviamo verso di loro. Il primo a rompere il silenzio è il ragazzo carino dagli occhi di gatto che avevo visto prima solo di sfuggita nella cucina, che stappa una birra e mi porge la bottiglia di vetro freddo. «Grazie.» dico in un sussurro mentre l'afferro, Yeonjun invece sembra servirsi da solo con le bottiglie rimaste sul tavolo da pranzo.
«Yongbok te domani mattina hai lezione, vero?» il primo a parlare apertamente è un ragazzo che non riconosco e onestamente neanche tento di ricordare, circondato da facce completamente sconosciute con voci nuove e chiacchiere leggere. Adesso sembravano quasi essersi rianimati tutti, dimenticati della nostra entrata se non per qualche eccezione che lanciava sguardi curiosi nella nostra direzione. Uno di questi sono sicuro essere uno dei ragazzi del gruppo di Yeonjun, ormai le facce le avevo famigliari e credo di ricordare che lui fosse il più giovane dei tre. Nel mio silenzio prendo un lungo sorso della birra fredda, nella speranza che il saporaccio della sigaretta che avevo ancora sulla punta della lingua sparisse. Nonostante da quella sigaretta fossero passate ore ormai, ero rimasto fuori in terrazza con il pensiero persistente di voler bere un bicchiere d'acqua.
Non sono mai stato un gran fumatore, se devo essere onesto neanche un gran bevitore ma su quello mi ero esercitato negli anni. Quindi quando mi sono ritrovato quella sigaretta tra le labbra sono sicuro di non aver fatto una bella prima impressione a Yeonjun, però lui non aveva fatto domande o battute di nessun genere e questo mi sollevava. Non perché forse ero riuscito a scampare da una figuraccia, perché non c'erano dubbi che l'avessi fatta, ma per aver ricevuto empatia non dovuta. Lo osservo con la coda dell'occhio sempre al mio fianco, che beve un drink colorato mentre ride ad una battuta fatta da un ragazzo lì vicino. Un sorrisetto mi esce spontaneo mentre distolgo lo sguardo, posandolo sulla bottiglia ghiacciata che tengo tra le dita scivolose.
«Sei alto.» un ragazzo mi approccia accanto, facendomi quasi sobbalzare dalla sorpresa e distogliere lo sguardo dalla bottiglia di vetro che continuano a fissare in imbarazzo. Non ero mai stato a mio agio nei posti affollati e questo episodio di certo non faceva eccezione, soprattutto perché non avevo nessuno con cui parlare. Mi giro e accanto a me mi trovo un ragazzo poco più basso di me dai capelli neri e le ciglia lunghe, lo riconosco come uno dei membri del gruppo di Yeonjun ma ho ancora difficoltà con il ricordarmi dei loro nomi. Tae spesso mi diceva che ero pessimo nel ricordare i nomi delle persone e le date importanti e se mi vedesse in questo momento forse penserebbe la stessa cosa, rinfacciandomi la mia pessima memoria.
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Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]
FanfictionSoobin fa il barista in uno dei tanti bar a Seoul, Yeonjun è un idol alle prese con la fama. Due mondi completamente diversi, legati solo da una serie di imprevisti che gli porterà ad un fatale colpo di fumine. E questo gli costringe ad inseguirsi f...