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SAWYER.

—Credi di farcela entro la fine dell'anno, Ivy?— mi lamentai sperando che la mia migliore amica si decidesse a scendere per una buona volta.

Dovevamo partire per la festa di compleanno di Aaron almeno dieci minuti fa, ma Ivy stava perdendo tempo cercando di risultare impeccabile.

Come se poi lei non stesse bene conciata in qualsiasi modo...

—Giuro che me ne vado senza di te. Lev ti sbaverà dietro qualsiasi cosa indossi, non c'è bisogno di preoccuparsi tanto— le dissi ancora e lei in quel momento si degnò di scendere, ridendo davanti alle mie parole.

—Che hai da ridere?— le chiesi —adoro quando inizi a perdere la pazienza, il tuo sarcasmo diventa più marcato del solito— disse mettendosi la giacca, uscì dalla porta sospirando, evitando di commentare. 

Quella sera avrebbe guidato lei, visto che non mi fidavo ancora del tutto di usare la mia macchina per arrivare fino al Blue Ice. Stavo aspettando di avere qualcosina in più da parte per poter farla controllare e aggiustare, per fortuna per me non era un problema spostarmi per la città a piedi.

Considerato che Ivy Meadows guidava come un pilota automobilistico in preda alla smania di dover vincere il gran premio, non ci mettemmo molto ad arrivare al locale.

Entrammo e notai che quella festa era un qualcosa di molto più discreto di quella che era stata fatta a Wyn.

Per prima cosa, l'intero locale non era stato riservato solo per noi, quindi c'era diversa gente che si godeva la serata. I ragazzi erano seduti ad un tavolo e parlavano tranquillamente, due posti erano vuoti, segno che eravamo solo io ed Ivy quelle che mancavano.

Ci avvicinammo e dopo aver fatto gli auguri ad Aaron e aver salutato gli altri, ci sedemmo. Io, considerata la mia immensa e solita fortuna, mi ritrovai seduta di fronte a Cameron, che non esitò a farmi uno di quei sorrisi incantatori che gli avevo visto fare un sacco di volte in caffetteria quando voleva sedurre una ragazza.

Poteva sorridermi quanto voleva, non avrebbe funzionato.

Lo ignorai e notai felicemente che al mio lato destro c'era seduta Evelyn, che a sua volta si ritrovava seduta di fianco a Sebastián Rodríguez, che aveva poggiato tranquillamente il braccio a penzoloni sulla sua sedia come se nulla fosse. La mia amica sembrava un po' a disagio in quella situazione, ma cercava in tutti i modi di non darlo a vedere.

—Stai bene?— le sussurrai, cercando di essere il più silenziosa possibile, lei annuì e fece un piccolo sorriso, non capivo che cosa le stesse succedendo nell'ultimo periodo e lei non sembrava molto intenzionata a dirmelo.

Spostai lo sguardo sugli altri, evitando con tutta me stessa Cameron, più che altro, mi soffermai sulle uniche due coppie presenti a questo tavolo: Aaron e Wyn, Emerson e Lenora. Sembravano così felici, come se niente e nessuno potesse più separarli, ero felice per le mie amiche, considerato quello che avevano dovuto passare per arrivare a quel punto. Mi fu inevitabile, quindi, pensare a come sarebbe stato per me vivere una relazione.

Non ne avevo mai avuta una, dovuto al fatto che non mi ero mai fidata granché. Provenivo da una famiglia conosciuta ed importante, non serviva chissà quanto per manipolare e arrivare ai propri scopi e io, quel privilegio, non lo avrei mai e poi mai concesso a qualcuno. Mi ritenevo una ragazza difficile da accontentare, c'erano un sacco di cose che qualcun'altra avrebbe considerato romantico che io non sopportavo, di sicuro non sarebbe stato facile stare con me.

Poco dopo, iniziammo a mangiare. Io parlavo principalmente con Ivy e Evelyn perché erano sedute di fianco a me, ma ovviamente, ogni tanto scambiavo qualche parola anche con gli altri. Purtroppo, anche con Cameron, che non smetteva di flirtare con me neanche per un secondo. Non si stancava mai?

My Unattainable DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora