SAWYER.
Erano passati due giorni dal compleanno di Evelyn, da quando mi ero rivista con Cameron dopo quello che era successo in camera sua, dopo quel bacio.
Non ero riuscita a smettere di pensare a lui.
Non si era più fatto vedere in caffetteria, non lo avevo incrociato neanche per sbaglio nel campus, era come se fosse sparito. Mi sarei dovuta sentire sollevata, ma in realtà non averlo visto per tutti quei giorni neanche una volta in caffetteria, mi aveva infastidita.
Che bisogno c'era di sparire completamente?
—Ti verrà una paralisi facciale a forza di rimanere con quell'espressione imbronciata— commentò Ivy, raggiungendomi in salotto con un asciugamano avvolto tra i capelli bagnati.
Sbattei le palpebre, uscendo dal mio stato di trance, la guardai e notai che indossava il pigiama —non dovevi uscire con Lev?— le chiesi, lei sospirò —é successa una cosa con sua sorella e quindi stasera doveva videochiamarla urgentemente— mi spiegò, accendendo il phon e iniziando ad asciugarsi i capelli.
Era sua abitudine venire in salotto per farlo, perché sosteneva di morire soffocata dal calore in bagno nonostante avesse la porta aperta.
—Tutto ok?— chiesi, lei annuì —si, sostiene che non sia nulla di grave, ma non so sinceramente— mi disse la mia amica.
—Quindi stasera ti tocca rimanere qui con me, eh? Lo so che non è il massimo, però...— lasciai la frase in sospeso quando sentì la sua risata —non dire stupidaggini, adoro passare le mie serate con te. Il fatto che sia fidanzata con significa che io ti abbia messa da parte— mi rassicurò sorridendo. Ne ero più che consapevole, sapevo che Ivy non mi avrebbe mai messa da parte, per nessuna ragione al mondo.
Iniziò ad asciugarsi i capelli, mentre io mi preparavo una cioccolata calda, allontanando la mente da quella casa che si trovava a pochi passi dalla mia.
Ritornai in salotto e vidi Ivy spazzolarsi i capelli, mi sedetti sul divano a gambe incrociate e chiusi gli occhi. Avrei dovuto studiare, ma oggi non mi sentivo proprio nel pieno delle forze e la mia concentrazione era pari a zero. Mi sarei maledetta tra qualche giorno quando mi sarei ritrovata con un po' di arretrati.
—Oggi ho visto Cameron insieme ad una ragazza.
Spalancai gli occhi, scossa da quella affermazione.
Posai gli occhi sulla mia amica, metabolizzando quello che aveva appena detto.
—Ah sì? Dove?— domandai, sentendo un leggero bruciore nello stomaco, lei mi guardò —in giro, stavano andando in un negozio di gioielleria, sembravano molto entusiasti— mi disse ancora.
Come? Negozio di gioielleria? Molto entusiasti?
—E lei chi era?— domandai ancora, sentendo quel bruciore trasformarsi in una fiamma, dovetti posare la tazza di cioccolata sul tavolo perché sentivo le mani tremare e non volevo fare danni.
Ivy si fermò a pensare per un attimo —non saprei dirti, non l'ho mai vista— mi rispose.
Quindi era per questo che non lo avevo più visto, stava già pensando alla sua nuova conquista, eh? Che pezzo di merda.
Strinsi le mani a pugno al solo pensiero di vederlo con un'altra. Tutte quelle cazzate che mi aveva detto che per lui non sarebbe stato solo sesso con me sembravano essere già cancellate. Mi aveva addirittura baciata, mi ero aperta su una piccola parte importante della mia vita e lui che stava facendo? Era già con un'altra.
Non potevo pensarci, provavo un grande fastidio nel rendermi conto che mi avesse già buttata nel dimenticatoio insieme alle altre, ma, considerato che non eravamo neanche andati a letto insieme, per lui era stato molto più facile.
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My Unattainable Desire
Romance"Quando la guardavo provavo mille sensazioni diverse. Con lei mi sentivo vivo, nonostante il mio fosse un desiderio irraggiungibile" (When The Night Comes Down series. Libro 3) Cameron Morrison ama girarmi intorno. Mi vede come una sfida, la ragazz...