My Unattainable Desire

29

SAWYER.

—Sawyer, è da 10 minuti che osservi quel test, che cosa pensi di fare? Vogliamo vedere il risultato si o no?— mi domandò Ivy, seduta sul water.

Aveva ragione, ma non avevo il coraggio di controllarlo, non volevo che tutto diventasse realtà.

Ero terrorizzata come mai prima d'ora, il solo pensiero di vedere le due linee sul test mi aggrovigliava lo stomaco fino a farmi mancare il respiro.

Cosa avrei fatto d'ora in avanti? E con l'università? Per iniziare la specializzazione avrei dovuto aspettare dopo il parto? La laurea triennale riuscivo a prendermela, eravamo a fine marzo, la presunta pancia non si sarebbe vista così tanto.

Il problema era che dovevo concentrarmi molto sullo studio per gli esami finali, dovermi preoccupare della salute di un bambino complicava le cose.

Sospirai, rendendomi conto che non potevo andare avanti così ancora per molto, così, mi avvicinai al lavandino e presi il test con le mani tremanti, il cuore mi batteva forte nel petto, così tanto che ero quasi sicura che persino Ivy riuscisse a sentirlo.

Lo girai e lo guardai: due linee rosse.

Il fiato mi si mozzò e il test mi cadde dalle mani.

Ero incinta e Cameron era il padre.

Posai lo sguardo sulla mia pancia, attraverso lo specchio e vi poggiai una mano. Una creatura stava crescendo dentro di me, sarei diventata madre.

Paura e stupore si mescolarono insieme, mi voltai verso la mia migliore amica, sorpresa quanto me, ma lei sembrava felice della notizia.

—La mia migliore amica diventerà mamma!— esclamò e corse ad abbracciarmi, io rimasi ferma immobile, non riuscendo a metabolizzare la cosa.

Ivy si allontanò e mi guardò —lo sai che non sei sola in questo, si? E se dovessi decidere di non volerlo tenere, ti sosterrò— mi rassicurò, le sorrisi, più che consapevole del suo sostegno, qualsiasi cosa avessi deciso di fare.

Il fatto era che da un lato ero terrorizzata da come questa gravidanza sarebbe stata una battuta d'arresto per la mia vita universitaria, ma dall'altro non ero pienamente sicura di non volerlo tenere e poi, non dipendeva solo da me, dovevo parlare con Cameron e vedere cosa voleva fare lui.

Ero incinta di lui.

Dovevo anche pensare a come, nel caso avessi tenuto il bambino, questo mi avrebbe legata a Cameron ancora di più di quanto non lo fossi già, ciò peggiorava la situazione, perché i miei sentimenti crescenti nei suoi confronti non mi davano tregua, legarmi a lui con un figlio avrebbe peggiorato solo le cose.

Già avevo paura di ammettere a me stessa che provavo molto di più per lui di una semplice attrazione fisica, aggiungere le complicazioni di una gravidanza e dell'essere genitori sarebbe stato peggio.

Che cosa dovevo fare? E se non sarei stata in grado di essere una buona madre? E se alla fine mi sarei comportata come mia madre? Non volevo che mio figlio o mia figlia dovesse passare per quello che ero passata io, sapevo di essere diversa da Joanna Attanasio, ma avevo paura che la situazione mi avrebbe sopraffatta.

—Ivy, non sarò una brava madre— dissi in un sussurro, lo sguardo della mia migliore amica si addolcì —essere una brava madre, secondo me, significa amare il proprio figlio incondizionatamente e prendendoti cura di lui nel migliore dei modi. Sei giovane e questa è la tua prima gravidanza, è ovvio che tu sia terrorizzata, ma Sawyer, tu fai sentire tanto amate le persone a cui tieni, è bellissimo averti intorno perché fai sentire al sicuro chiunque, con questo bambino le cose non saranno diverse— mi disse con sincerità —e poi, gli o le insegnerai ad essere forte e determinata come te, gli o le dirai che nessuno avrà il diritto di dire cosa potranno o non potranno fare, che si meritano tutto quello che vorranno dalla loro vita e che possono contare sulla loro persona perché sono bravi e capaci. Hai un sacco di insegnamenti da trasmettere, che lo o la renderanno una persona stupenda e buona, ma allo stesso tempo forte, perché non meritano di essere calpestati da nessuno— continuò, accarezzandomi le guance e sorridendomi in un modo così dolce, che mi si scaldò il cuore.