CAMERON.
—Che ne dite se andiamo a farci un weekend fuori?— domandò Jordan, mentre ci facevamo strada per il campus.
—Gli esami mi stanno sfinendo, non sarebbe una cattiva idea— commentò Wyn, camminando mano nella mano con Aaron —e quale sarebbe la destinazione?— domandò Julián —non so, sarebbe da decidere, era solo un'idea— rispose Jordan, alzando le spalle.
Avrebbe fatto bene a tutti staccare un po' da Richmond, per dedicarci solamente a noi stessi e rilassarci.
—Non so se io e Lena riusciamo a spostarci, per colpa del processo di Axel e dello studio— commentò Aaron —già, entrambe le cose mi stanno togliendo le energie e occupano fin troppo i miei pensieri— disse sua sorella, camminando avvinghiata a Emerson, che le diede un bacio rassicurante fra i capelli a cui lei sorrise come una bambina.
Che potere che aveva l'amore, cambiava davvero le persone.
E ne sapevo qualcosa. Anche se non avevo visto l'amore da un punto di vista positivo, considerate le innumerevoli volte in cui i miei genitori avevano litigato prima di decidere finalmente di divorziare. Li avevo visti distruggersi a vicenda, cambiarsi a vicenda, tirando fuori i loro lati peggiori, avevo provato quel dolore sulla mia pelle, incapace di nasconderlo, perché quando non ti sentivi sicuro neanche in casa tua era difficile fingere che tutto andasse bene.
—Cam? Ci sei?— mi domandò Seb, poggiandomi una mano sulla spalla, annuì, cercando di non far preoccupare nessuno.
Io ero quello che portava allegria in casa, quello con la battuta pronta, quello a cui era facile affibbiare il nomignolo "idiota" per alcuni dei suoi comportamenti considerati superficiali, quello da guardare in modo strano quando gli diceva che non c'era nient'altro che voleva fare nella sua vita se non suonare in un'orchestra, a livello nazionale.
Io...
—Sei sicuro di stare bene?— Aaron mi guardò con fare preoccupato, non ero solito lasciar vagare la mia mente come in quel caso, io annuì ancora e continuai a camminare.
Ma mi fermai pochi passi più avanti quando vidi mia sorella seduta su uno dei tavoli all'aperto della caffetteria, scrivendo qualcosa su uno dei suoi quaderni.
Deglutì, ricordandomi come era andata a finire la nostra ultima discussione.
—Ragazzi, andate voi, devo parlare con Claire— non aspettai che uno di loro mi dicesse qualcosa, mi avvicinai a lei e basta.
Mi sedetti di fronte a lei, che subito alzò il capo dal quaderno. Mi guardò, con il suo solito sguardo freddo di quando litigavamo e aspettò che mi decidessi a parlare.
Non avevo mai fatto passare così tanto tempo prima di chiederle scusa.
Cosa diavolo mi stava succedendo? Perché mi stavo comportando così male con lei?
—Claire...— ma lei alzò una mano, facendomi bloccare —prima che tu dica qualsiasi cosa, ci tengo a precisare che non importa quante volte litighiamo o altro, io ti voglio sempre bene, Cam. Mi ha semplicemente ferito quello che hai detto, lo so che ci eravamo ripromessi di staccarci un pochino, ma ultimamente sembra che tu mi stia tagliando fuori dalla tua vita. Credimi, non sono una stupida, ormai l'ho capito che Aaron non vedrà mai nessun'altra nella sua vita che non sia Bronwyn e lo accetto, per favore, non allontanarmi anche per questo— disse con voce rotta e una morsa mi strinse lo stomaco, mi sporsi sul tavolo e strinsi le mie mani con le sue, sentendomi la peggiore delle merde.
Cosa non aveva fatto per me? Claire era sempre stata lì, mettendo da parte sé stessa per me, perché, da adolescenti, quello che si stava distruggendo ero io, non lei, ero stato io quello che aveva sempre avuto bisogno di lei perché da solo non riusciva ad affrontare un cazzo. Sapevo che, quando ero finito in riformatorio, si era sentita un fallimento, come se quello fosse stato colpa sua, come se fosse stato un compito suo quello di rimettermi in piedi e non mio.
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My Unattainable Desire
Romance"Quando la guardavo provavo mille sensazioni diverse. Con lei mi sentivo vivo, nonostante il mio fosse un desiderio irraggiungibile" (When The Night Comes Down series. Libro 3) Cameron Morrison ama girarmi intorno. Mi vede come una sfida, la ragazz...