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CAMERON.

Aprì leggermente gli occhi, svegliato dalla luce che filtrava dalle finestre.

Cercai di voltarmi a pancia in su, ma sentì il mio braccio destro bloccato da qualcosa. Mi girai e vidi che si trovava sotto il corpo di Sawyer, che ancora dormiva dandomi le spalle.

E fu in quel momento che i ricordi della notte precedente mi colpirono. Io e lei che ci baciavamo sul divano, lei sopra di me, io che la prendevo in braccio e la portavo nella sua stanza...

Mi ritrovai a sorridere come un idiota. Mai prima d'ora mi era capitata una cosa del genere, lo avevo fatto con tante ragazze e mai nessuna mi aveva portato così tanta felicità e serenità come lei.

Ero fottuto.

Mi alzai un pochino dal letto per poterla vedere dormire. Aveva preso la mia mano, quella del braccio sotto di lei e se la teneva stretta al viso, un sorriso genuino mi comparve sulle labbra. Sembrava così piccola e indifesa mentre dormiva con la mia mano stretta a sé, ma lei non era né piccola, né indifesa, avrebbe steso chiunque se solo avesse voluto.

Quando la guardavo provavo mille sensazioni diverse. Con lei mi sentivo vivo, nonostante il mio fosse un desiderio irraggiungibile, o almeno, fino a qualche giorno fa era così, adesso sembrava che si stesse aprendo con me e dopo ieri sera, ne ero più che certo.

Le baciai la spalla nuda e rimasi lì, sapendo di non potermi muovere senza svegliarla.

Cosa sarebbe successo adesso? Come si sarebbe evoluto il nostro rapporto? Non si sarebbe pentita di questo, giusto?

Sawyer iniziò a muoversi, segno che si era svegliata, mi allontanai un po' mentre lei apriva gli occhi e si girava sulla schiena per guardare il soffitto. Tolsi la mano da sotto di lei e la guardai —buongiorno— le sussurrai, lei si voltò di scatto verso di me, ma poi il suo viso si rilassò all'istante —buongiorno, credevo che te ne fossi andato— disse, la guardai con la fronte corrucciata —perché avrei dovuto?— le chiesi —perché non credevo che dormissi con le tue conquiste, o sbaglio?— rispose.

Ancora credeva che per me, lei fosse solo una conquista? Davvero non riusciva a capirlo?

Mi avvicinai a lei e la baciai —non sei una semplice conquista, non sparirò dalla tua vita dopo stanotte— le dissi, lei rise e mi baciò ancora —lo so, volevo solamente prenderti in giro— disse.

Rimasi un po' ad osservarla, era bellissima anche con i capelli un po' in disordine, il trucco un po' sbavato per i baci e il viso ancora un po' assonnato.

Era bellissima.

—Devi lavorare oggi?— le chiesi, avevo voglia di fare qualcosa da solo con lei, volevo ancora conoscere un sacco di cose che la riguardavano.

Ma lei annuì alla mia domanda, rovinando qualsiasi piano avessi in mente —devo lavorare tutto il pomeriggio e tra poco abbiamo lezione, quindi sarà meglio per entrambi se ci alziamo, altrimenti faremo tardi— mi disse e si alzò di scatto, prendendo dei vestiti dal suo armadio e andando a chiudersi in bagno.

Io mi rivestì, consapevole di dover passare da casa per cambiarmi e prendermi i libri per le lezioni.

Avvisai Sawyer che l'aspettavo al piano di sotto, l'avrei accompagnata io oggi, quando uscì dalla sua stanza, nel corridoio mi imbattei in Ivy.

Mi vide, mi squadrò, guardò alle mie spalle e mentre teneva la sua ciotola di cereali in mano, fece un sorriso malizioso.

—Finalmente Sawyer é passata all'azione senza guardarsi indietro— commentò. Risi, quella ragazza mi piaceva da impazzire, ero felice che Sawyer avesse un'amica così diversa da lei e che, inoltre, faceva il tifo per me.

My Unattainable DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora