33

35 3 0
                                    

SAWYER.

Sorrisi nel leggere il messaggio di Cameron.

Aveva detto della gravidanza ai ragazzi e a sua madre e Claire, sembrava che tutti quanti l'avessero presa bene.

—Vuoi qualcosa da mangiare?— mi chiese Lev, porgendomi un muffin al mirtillo, feci per prenderlo, ma Ivy mi intercettò e lo prese al posto mio —Lev, non è il caso di offrirle altro cibo dolce, ne mangia già abbastanza di suo e la pancia non è ancora iniziata a crescere— disse, sospirai —ciò vuol dire, che secondo il tuo ragionamento, non posso più mangiare dolci per i prossimi nove mesi?— mi lamentai, Ivy mi fulminó con lo sguardo —hai appena finito di mangiarti due fette della crostata che mi ha portato mamma ieri, credo che per oggi vada bene così— mi rimproverò, come se fossi una bambina di dieci anni.

Lev rise e io lo fulminai con lo sguardo —non è divertente, Lev— gli dissi —per me sì, certe volte Ivy mi ricorda mia sorella— commentò, la sua ragazza lo guardò confusa —dovrebbe essere una sottospecie di complimento? Dovrei prenderlo come una cosa positiva?— chiese, lui rise e si avvicinò a lei, la avvolse fra le sue braccia e le diedi un bacio fra i capelli —certo che devi prenderla come una cosa positiva, sai quanto amo mia sorella— le disse, Ivy rise —soprattutto quando fa l'autoritaria?— chiese lei, Lev rise ancora —si, soprattutto. Liviya ama rimettere le persone in riga— disse lui.

Ivy rise e spostò lo sguardo su di me —mi ricorda qualcuno— io feci finta di non capire a cosa si riferisse e portai lo sguardo sul suo ragazzo.

—Hai una sorella, quindi?— chiesi, lui annuì —si, più piccola di me di un anno, soli tredici mesi, ha 18 anni e l'anno prossimo vorrebbe venire qui. Poi, ho anche un fratello maggiore, Leonid, che vive in California insieme a nostra nonna— spiegò —tua sorella vive ancora in Russia, quindi?— chiesi incuriosita —si, si diploma quest'anno e già mi sta stressando che dovrà farmi una videochiamata mentre espone tutti gli argomenti per gli esami orali— disse sorridendo.

Ivy scosse la testa divertita —a quanto pare Liviya è una perfezionista, a differenza tua— commentò, lui si sedette sul divano e rise ancora —non potevamo essere più diversi di così, siamo l'esatta copia l'uno dell'altro solo esteticamente— disse.

Il mio telefono vibrò al mio fianco, lo presi e notai, con un po' di sorpresa e di strana felicità, che era un messaggio di mia madre:

"Buongiorno, cara, sto andando a fare spese, ti serve qualcosa? O vorresti farmi compagnia?"

Mi ritrovai a sorridere, sarebbe stato carino andare con lei, ma guardai i libri che avevo lasciato da troppo tempo a giacere sul tavolo, consapevole che dovevo iniziare a mettermi sotto se volevo laurearmi.

"Buongiorno. Grazie per l'offerta ma non mi serve nulla, mi dispiace, non posso venire, devo studiare per gli esami finali."

Inviai il messaggio, mentre anche Ivy e Lev riprendevano a studiare. Mi alzai dal divano e subito gli occhi di Ivy furono puntati su di me —dove vai?— mi chiese, fin troppo preoccupata e apprensiva, sospirai divertita —mi siedo su quella sedia, esattamente dietro di te, perché anche io devo studiare se voglio arrivare alla laurea— le dissi, indicando la sedia del tavolo in vetro, posizionato esattamente dietro il divano del salotto.

—Sta diventando molto apprensiva, non è così?— domandò Lev divertito, ma conosceva già la risposta, lei gli diede una gomitata amichevole —visto che il padre del bambino non può esserci per lei 24 su 24, è ovvio che io, come sua coinquilina, mi senta responsabile nel prendermi cura di lei— rispose con ovvietà.

—Ivy, non ho dieci anni, so prendermi cura di me stessa e so essere prudente, credimi— la rassicurai divertita. Mi sedetti al tavolo e presi il libro di chimica, concentrandomi sugli argomenti che avevo da ripetere per i prossimi esami.

My Unattainable DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora