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SAWYER.

La squadra della nostra università aveva vinto in modo schiacciante.

Non che mi aspettassi di meno, considerato il fatto che non potevo negare la bravura della squadra, in particolar modo degli Impostors.

Si vedeva la sintonia e l'intesa che c'era fra ognuno di loro, agivano senza far capire agli avversari come e quando e riuscivano in ogni loro azione sul campo.

I miei occhi si erano concentrati su Cameron molte più volte di quello che volevo ammettere, il fatto era che non ero riuscita a smettere neanche per un momento di pensare a quello che era successo in quel maledetto bus.

"Capirò che cosa c'è che non va, Sawyer, e una volta risolto tu sarai la mia fottuta ragazza."

Perché ne era così convinto? Cosa aveva da offrirmi lui che potesse andarmi bene? Che potesse piacermi?

Non sarò mai tua, Cameron Morrison.

Non saremmo mai funzionati noi due, e a differenza di quello che pensava lui, l'età era davvero l'ultimo dei problemi, anzi, non era neanche un problema. Ma c'erano molte cose di lui che non mi piacevano, ed ero più che sicura che ci sarebbero state migliaia di cose di me che non gli sarebbero piaciute se solo mi avesse conosciuta meglio.

—Sawyer, puoi venire con noi, festeggiamo tra di noi a casa, ti và?— mi domandò Wyn, sospirai, alla fine Evelyn non era venuta e di sicuro non sarei tornata su quell'autobus.

—Siamo solo noi due e Aaron ed Em, gli altri hanno trovato un passaggio, c'è posto per te, se vuoi— disse poi Lena, le guardai, ragionando sul da farsi. Andare da loro? Bè, avrei passato una serata con le mie amiche, non c'era nulla di male, perché non avrei dovuto accettare?

—Si, certo. Sicuramente è molto meglio dell'autobus— scherzai e tutte e tre ci avviammo verso la macchina di Lenora. Mi sedetti dietro al centro, mentre le ragazze si posizionavano davanti.

—Aspettiamo che i ragazzi finiscono di parlare e andiamo— avvisò Wyn, guardandomi sorridente.

Poi, Lena si voltò con uno sguardo furbo, cosa che non mi piaceva affatto —intanto che aspettiamo i ragazzi, magari potresti dirci che cosa è successo con Cameron nel bus— disse.

Divenni paonazza, come diavolo lo sapevano loro?

Poi, però, mi ricordai che gli altri ragazzi erano stati a pochi centimetri da noi, solo degli idioti non se ne sarebbero accorti di quello che stava succedendo e loro non lo erano affatto.

—Immagino che sappiate già tutto, che senso ha parlarne ancora?— dissi, sperando che lasciassero perdere, non volevo ricordare quanto eravamo stati vicini, a quanti pochi centimetri fossero state le nostre labbra, a come per tutto il viaggio Cameron non mi aveva lasciato la mano neanche per un momento, a quanto potessi sentire ancora il suo profumo addosso...

—Vogliamo sapere come ti sei sentita— disse Wyn semplicemente. Che diavolo? Perché volevano saperlo? —Come avrei dovuto sentirmi? Pienamente infastidita, non lo sopporto— dissi, incrociando le braccia al petto.

Wyn fece per dire qualcosa, ma Aaron ed Emerson salirono in macchina, entrambi seduti di fianco a me.

—Ciao, Sawyer— mi salutò Emerson, gli sorrisi e mi sistemai meglio sul sedile —tutto bene?— mi chiese Aaron invece, annuì semplicemente intanto che Lenora metteva in moto e si immetteva sulla strada.

—Rimani da noi?— mi chiese ancora Aaron —si, se non è un problema— risposi —perchè dovrebbe?— domandò Emerson, guardandomi confuso, già, perché avrebbe dovuto?

My Unattainable DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora