CAMERON.
Sbattei la porta d'ingresso con un po' troppa forza, ma non mi importava in quel momento.
Odiavo discutere con mia sorella.
Ma ancora di più, odiavo il fatto che credesse che non le volessi più bene, che lei non contasse nulla per me, quando lei in realtà, era stata la mia unica áncora di salvezza in un periodo in cui avrei voluto buttare tutto all'aria.
'Perché non riesci a capirlo, Claire?'
Non mi aveva voluto lasciar parlare, se n'era andata in preda alle lacrime. Sapevo che avrei dovuto darle qualche giorno prima di riprendere a parlare con lei, o almeno, di provare a parlare con lei.
—Tutto bene?— mi domandò Aaron, scendendo le scale —si, perché?— mentì, lui scosse la testa —hai sbattuto la porta, ciò significa che non stai affatto bene e poi, hai di nuovo quello sguardo perso... Cazzo, amico, pensi davvero di potermi fregare?— mi disse, quasi ferito dalla mia intenzione.
Sospirai. Era di Aaron Barlow che stavamo parlando, quello che più di tutto mi conosceva... Cazzo, riusciva persino a capire quando stavo male solo dal modo in cui chiudevo una porta.
—Ho avuto una discussione con Claire— gli dissi, sedendomi sul divano in salotto, lui si sedette di fianco a me, incrociando le braccia al petto —ah si? Cosa è successo?— domandò, sospirai.
Come potevo dirgli che continuava a riguardare anche lui? Aaron sapeva che piaceva a mia sorella, ma per rispetto dei suoi sentimenti per Wyn, ancor prima di mettersi insieme, non aveva mai fatto nulla con Claire, per non illuderla ulteriormente (cosa di cui gli ero infinitamente grato).
Solo che mia sorella pensava che la relazione di Aaron e Wyn fosse una cosa che prima o poi sarebbe finita. Questo perché non sapeva fino in fondo tutti i retroscena della loro storia, di certo non volevo esagerare, ma quei due sembravano più che disposti a non lasciarsi mai, né ora né in un futuro.
—Avete litigato per colpa mia?— domandò d'un tratto. Lo guardai —non è solo questo il fatto, lei è fin troppo convinta che tra te e Wyn prima o poi finirà, mi fa incazzare il fatto che non capisca che può trovarsi qualcun'altro disposto a ricambiare i suoi sentimenti. E poi, sai già il resto... Mi sento sempre più distante da lei— dissi, guardando davanti a me. Il fatto che quella discussione fosse avvenuta di fronte a Sawyer non mi piaceva affatto, non per il timore che potesse chiedermi qualcosa, perché sapevo perfettamente che non lo avrebbe fatto, ma non volevo che pensasse che fossi senza cuore e che non provassi sentimenti.
—Perché piuttosto di farti urlare addosso tutto quello che lei prova, non provi a dirle anche tu come ti senti?— mi domandò il mio migliore amico —é che non so neanche da dove iniziare. Come fai a dire ad una persona che ti stai allontanando da lei, senza preoccuparsi davvero di fare qualcosa per evitarlo? Senza sentire il bisogno di intervenire?— domandai, più a me stesso che a lui —il fatto è che ogni volta è sempre di più come con mio padre. Quando parlavamo di te, ho preso le parti di Wyn e lei non è impazzita solo perché eravamo in pubblico. Capisci? È come se tutto quello che facessi, che non preveda essere dalla sua parte in modo incondizionato, sia da screditare o essere usato contro di me con la scusa "non mi vuoi più nella tua vita?"— sbottai, sfogandomi con lui. Non sapevo se Aaron stesse capendo veramente il punto della situazione, perché neanche io lo capivo. Le cose con mia sorella si erano fatte strane ultimamente, soprattutto da quando avevamo iniziato l'università, il nostro rapporto aveva subìto una rottura, ma sembrava che nessuno dei due fosse più che interessato a ripararla, soprattutto io. Forse il passato ci stava iniziando a dividere, forse ci stavamo rendendo conto che non avevamo bisogno così tanto l'uno dell'altro come avevamo creduto da adolescenti...
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My Unattainable Desire
Romance"Quando la guardavo provavo mille sensazioni diverse. Con lei mi sentivo vivo, nonostante il mio fosse un desiderio irraggiungibile" (When The Night Comes Down series. Libro 3) Cameron Morrison ama girarmi intorno. Mi vede come una sfida, la ragazz...