SAWYER.
Quella sera, ritornai a casa più stanca del solito, l'unica cosa che volevo fare era buttarmi nel letto e svegliarmi direttamente domani mattina.
Appena chiusi la porta alle mie spalle, sentì delle risatine provenire dal salotto.
Per favore, fa' che i piccioncini non stiano in atteggiamenti intimi proprio adesso.
Avanzai lentamente verso il salotto e mi ritrovai Ivy e Lev, uno abbracciato all'altro, mentre ridevano fra loro guardando un film in TV.
Almeno non mi ritrovo a guardare cose che non voglio guardare.
—Ciao, ragazzi— li salutai, i due fidanzatini mi guardarono e mi sorrisero —ehi, Sawyer, tutto ok?— mi domandò Lev —siediti— mi disse Ivy —non vorrei interrompervi— dissi, Ivy rise —non essere sciocca, siediti— mi incitò e mise in pausa il film.
Così, mi sedetti su una poltrona e guardai lo schermo della televisione, dove una scena di Titanic era bloccata. Sorrisi, sicuramente era stata un'idea di Ivy, aveva costretto anche a me a guardarlo una volta. Inutile dire che mi ero annoiata per tutto il tempo, non avevo mai capito perché alla mia migliore amica piacesse così tanto quel cavolo di film.
—Mio Dio, hai trascinato anche Lev in questo— commentai, lui sorrise —sostiene che non è umano il fatto che io non lo abbia mai visto— commentò ridendo, la mia migliore amica scosse la testa in segno di disappunto —voi due non date abbastanza valore ad un capolavoro del cinema— prese il pacchetto di patatine dal tavolo e si mise a mangiare.
Sorrisi, ma poi mi ricordai del biglietto che tenevo nella tasca posteriore dei jeans.
Che dovevo fare? Dovevo andarci?
—Che cos'hai?— mi domandò subito Ivy, per lei ero come un libro aperto, era ovvio che capisse subito che c'era qualcosa che non andava.
Così, senza nascondermi, presi il biglietto e lo misi sul tavolino di vetro che avevamo in salotto.
—Cameron mi ha invitato ad andare al concerto dell'orchestra di sua madre che faranno qui— dissi, non aggiunsi il fatto che non sapevo se andare o meno, perché non capivo il motivo per il quale ci stavo addirittura pensando, avrei dovuto dirgli subito di no e non prendere il biglietto.
Non dargli false speranze.
Il viso di Ivy si illuminò, poi divenne malizioso —e come mai non gli hai detto subito di no?— domandò, arrivando dritta al punto, capendo tutta la situazione, sospirai, perché non lo sapevo nemmeno io.
—Magari i suoi sentimenti stanno cambiando— commentò Lev, lo guardai di scatto. Mi rifiutavo di pensare una cosa del genere, continuavo a non sopportare Cameron Morrison, continuavo a non volerlo.
Sarebbe sempre stato così.
Non importava come sembrava che ogni stanza in cui si trovava si illuminasse quando sorrideva, non importava quanto il suo viso fosse attraente e come, in fondo, fosse una persona interessante. Non importava quanto fossero profonde le sue iridi castane o quanto sembravano morbidi i suoi capelli biondo oro.
Nonostante tutto, continuavo a non sopportare Cameron Morrison.
—Non è affatto vero— mi difesi, infastidita —allora perché hai ancora quel biglietto? Te lo avrà dato sicuramente di persona, quindi perché non glielo hai sbattuto in faccia se non lo vuoi?— mi stuzzicò Ivy.
Già, perché non lo avevo fatto? Perché non lo avevo già dato a Wyn o Lena?
—Magari potresti provare a vedere come va prima di continuare a dire: "no, non lo voglio"— mi consigliò Lev, feci un respiro profondo, non volendo affatto cedere all'idea —dagli una possibilità, Sawyer, potrebbe piacerti. Sembra che tu gli piaccia sul serio, non vuole portarti solo a letto— mi incitò ancora Ivy, scossi la testa —non dire stupidaggini— la ammonì.
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My Unattainable Desire
Romance"Quando la guardavo provavo mille sensazioni diverse. Con lei mi sentivo vivo, nonostante il mio fosse un desiderio irraggiungibile" (When The Night Comes Down series. Libro 3) Cameron Morrison ama girarmi intorno. Mi vede come una sfida, la ragazz...