Capitolo 10

6.2K 64 7
                                    

Alla fine mi ero rivestita anch'io. 

Tornammo alla macchina senza aprire bocca. 

Una volta saliti James prese in mano quel maledetto cellulare e lo vidi scrivere un messaggio.

E poi un altro. 

E un altro ancora. 

Ormai eravamo lì da 10 minuti e lui preferiva messaggiare piuttosto che parlarmi. 

Una rabbia atroce mi salì dentro. 

<<Stai scrivendo a Julia? Vi state organizzando per scopare stasera o domani mattina?>> sbottai 

Me ne pentì subito dopo. 

James alzò lo sguardo e mi guardò.

<<Come fai a conoscere Julia?>> mi chiese dubbioso 

<<Ecco..io...nulla. Andiamo>> dissi distogliendo per un attimo lo sguardo

Dentro di me pregavo che James mettesse in moto l'auto e partisse. 

Invece appoggiò solo il cellulare in tasca e disse <<Raya rispondimi>>

<<Quando eri a fare benzina ho visto la notifica del messaggio ho letto il nome e l'anteprima...Io non volevo.. Lo so che non sono affari miei, ma ti prego solo di non mentirmi.>> dissi guardandolo

<<Ed esattamente su cosa ti avrei mentito Raya?>> mi chiese lui sempre con un tono di voce calmo. 

<< Nel messaggio lei ti ringraziava per questa mattina, quando tu mi hai detto che eri al lavoro da solo...Ripeto che so benissimo che non sono cavoli miei cosa fai e chi ti scopi,ma almeno abbi le palle di dirmi la verità>> dissi arrabbiata.

Mi sentivo presa in giro, mi stava usando e basta e io stupida pendevo dalle sue labbra. 

Lui iniziò a ridere <<Qui qualcuno è per caso geloso?>> disse lui 

Ora mi sentivo presa in giro il doppio di prima, non risposi perchè sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Se avessi emesso anche solo un singolo suono sarei scoppiata e non volevo. 

Ero ridicola.

Mi girai dall'altra parte guardando fuori dal finestrino 

James non disse nulla, aspettava forse una mia risposta. 

Essa non arrivò e allora lui appoggiò la mano sulla mia spalla <<Ehi piccola ti prego girati>> disse

Quella mano sulla mia spalla e il suo chiamarmi *piccola* furono le gocce che fecero traboccare il vaso. 

Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso.

James se ne accorse e vidi le sue dita prendermi il mento per farmi girare

<<Raya, tu stai piangendo>> mi disse per poi abbracciarmi. 

<<Ti prego puoi dirmi che succede? E' per Julia? Guarda che ti sbagli io stamattina non ho scopato proprio nessuno, sono andato in ufficio a sistemare alcune pratiche urgenti che Julia non è riuscita a finire e che lunedì mattina vanno spedite. Mi ha ringraziato perchè sono andato io al suo posto e le ho lasciato la giornata libera anche se appunto aveva del lavoro non finito>> mi disse stringendomi a lui 

<<D...davvero... s..scusa>> dissi singhiozzando. 

Lui non disse nulla e mi accarezzò i capelli 

Feci un respiro profondo e mi liberai dal suo abbraccio 

<<Davvero io non volevo scoppiare in questo modo...E' che è dall'altra sera che sono in balia di mille emozioni...>> dissi 

My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora