Capitolo 35

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Il venerdì passò tranquillamente. 

Alla mattina andai al lavoro e al pomeriggio visto che mia mamma era a casa andammo a fare un giro insieme. 

Era da un po' di tempo che non passavamo del tempo solo noi due. 

In un batter d'occhio arrivò sabato mattina. 

Mi svegliai relativamente presto.

Erano le nove e io ero già seduta in cucina a fare colazione. 

Ero d'accordo con Sarah che ci saremmo viste dopo pranzo a casa sua per prepararci insieme. 

Dopo di che sarebbe arrivato Ares a prenderci per andare alla festa. 

Sarah all'ultimo era stata costretta a venire con noi visto che il suo accompagnatore le aveva dato buca. 

Ammetto che tutto ciò mi rasserenava molto. 

Non mi andava di rimanere sa sola con Ares.

Finita la colazione tornai in camera a sistemare i vestiti che la mamma mi aveva stirato, quando all'improvviso il mio cellulare suonò.

<<Pronto?>> 

<<Ehi piccola mia>> 

Era James. 

Mio dio quanto mi mancava la sua voce 

<<Ehi amore, come stai?>> senza pensarci lo chiamai amore 

Stava succedendo un po' troppo spesso. 

Non potevo vederlo, ma sapevo che James stava sorridendo

<<Io sto bene, oggi finalmente ho un po' di tempo libero per fare un giro in città, tu invece?>> 

<<Anch'io sto bene, oggi mi vedo con Sarah.>> gli dissi 

<<Stasera poi andate alla festa insieme?>> mi chiese 

Cazzo si ricordava della festa 

<<Emh.. si stasera andiamo insieme>> 

<<Fai la brava, altrimenti dovrò punirti>> mi disse con voce molto maliziosa. 

In quel momento il mio cuore si bloccò e il mio stomaco fece almeno un centinaio di capriole. 

Era bastata una sola frase per far si che le mie mutandine fradice. 

<<Non devi preoccuparti, sarò un angioletto>> gli dissi 

<<Mi fido, divertiti piccola>> 

<<Anche tu, poi dovrai raccontarmi di com'è Parigi.>> 

<<Certo! E magari un giorno non troppo lontano ti ci porto>> mi disse per poi salutarmi. 

Appena riattaccai il telefono iniziai a sorridere, immaginando me e James insieme a Parigi. 

Sarebbe meraviglioso. 

Una volta sistemati tutti i vestiti tornai da mia mamma e passai il resto della mattinata con loro. 

Arrivata l'ora di pranzo mangiammo tutti insieme un piatto di pasta e poi presi una piccola valigia dove misi tutto l'occorrente per stasera. 

<<Non ci voglio credere! La valigia per andare da un'amica! Sei proprio tutta tua mamma!>>Disse mio papà ridendo quando mi vide scendere le scale con la valigia in mano. 

Pochi minuti dopo Sarah suonò il campanello e dopo aver salutato i miei genitori andai in auto. 

<<Sono agitatissima per stasera! Non vedo l'ora di essere alla festa. Brian mi ha mandato qualche foto in anteprima della preparazione e sta venendo una gran figata!>> mi disse Sarah appena salite in auto. 

<<Ti prego mostrami le foto>> le chiesi 

Le mi diede il suo cellulare e mentre guidava in direzione casa sua io scorrevo tutte le immagini che Brian le aveva mandato. 

Ammetto che il ragazzo non aveva badato a spese. 

Nelle foto si vedevano una decina di persone intente ad arredare e a preparare il giardino. 

Una volta arrivate a casa notai che i genitori di Sarah non c'erano. 

<<I tuoi non ci sono?>> le domandai 

<<No no, sono via per il weekend, abbiamo tutta la casa per noi>> mi disse felicissima 

Passammo parte del pomeriggio a chiaccherare e a spettegolare un po', poi arrivate le cinque decidemmo di iniziare a prepararmi. 

Dovevamo farci trovare pronte per le nove, ma volevamo fare tutto col estrema calma.

La prima ad andare a lavarsi fu Sarah, io nel frattempo ne approfittai per svuotare la valigia.

<<Ma guarda un po', qui qualcuno si è portata l'intimo sexy>> mi disse Sarah vedendo il completino che sbucava dalla valigia. 

<<L'ho portato per te amore>> le dissi prendendola in giro 

<<Che scema che sei, dai corri a lavarti che facciamo tardi>> 

Presi il mio accappatoio e andai in bagno. 

Mi feci una delle docce più veloci del mondo. 

In cinque minuti fui di ritorno in camera. 

<<Eccomi bella pulita e profumata>> le dissi 

<<Sei stata velocissima!>> 

*DRIIIIN* 

Il campanello suonò

Guadai Sarah che era ancora avvolta nel suo accappatoio

<<Chi è? Aspettavamo qualcuno?>> 

<<Ares>> 

<<COSA???? ARES?>> esclamai

<<Si, mi ha chiamata per chiedermi conferma sull'orario e gli ho detto che se gli faceva piacere poteva venire qui già adesso cosi ci  saremmo preparati tutti insieme>> mi disse facendomi l'occhiolino per poi uscire dalla camera.

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Ciao a tutt*!

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento!

Se vi fosse piaciuto vi chiedo gentilmente di lasciare una stellina o un commento per farmelo sapere :)

Al prossimo capitolo!


My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora