Capitolo 45

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James mi aveva categoricamente vietato di toccarmi. 

Quindi alla fine andammo giù in cucina.

Avevo le mutandine fradice. 

Era una sensazione orribile. 

<<Sei cattivo, è una sensazione orribile quella che sto provando>> gli dissi 

<<Così impari e sappi che potrebbe essere una punizione ricorrente>> mi disse con un sorrisetto antipatico stampato sulle labbra. 

Non so perchè, ma quella frase mi eccitò e diede fastidio allo stesso tempo. 

<<Ho preso le pizze, direi che è meglio iniziare a mangiarle prima che si raffreddino del tutto>> disse sedendosi a tavola. 

Mi sedetti di fronte a lui e presi la mia pizza. 

Per tutto il pranzo parlammo del più e del meno. 

Volevo domandargli del suo viaggio a Parigi, ma preferivo non toccare quel tasto. 

Alla fine fu lui ad accennare qualcosa. 

<<Parigi è proprio bella, mi piacerebbe una volta andarci insieme. Tanto lavorando per me ai tuoi puoi dire che siamo via per affari>> disse 

<<Mi piacerebbe davvero tanto e poi finalmente saremmo liberi senza la preoccupazione di essere visti o scoperti>> ammisi 

Effettivamente l'idea di andare via con James mi allettava parecchio. 

Purtroppo qui in città quando ero con lui avevo sempre la paura di essere vista da qualcuno che mi conosceva e che avrebbe potuto riferirlo ai miei genitori. 

Finimmo le pizze. 

<<Era buonissima>> sorrisi 

<<Si, davvero un pranzo fantastico. Anche se ho gradito maggiormente l'antipasto>> mi guardò malizioso. 

<<Fottiti>> gli dissi facendogli il dito medio.

<<Occhio a quello che fai>> mi mise in guardia. 

DRIIN DRIIN 

Ad un certo punto il telefono di casa iniziò a squillare.

Corsi a rispondere

<<Pronto?>> 

<<Raya sono la mamma, come stai?>> 

<<Ah ciao mamma, sto meglio. Mi sono ripresa.>> 

<<Hai bisogno che faccia un salto a casa?>> 

<<No no, non preoccuparti. Anzi pensavo quasi quasi di uscire a fare due passi. Un po' di aria fresca mi farà bene>> 

<<Va bene, ma fai attenzione. Per qualsiasi cosa chiamami. Io penso di tornare per le cinque>> 

<<Ottimo mamma, a dopo un bacio>> la salutai riattaccando il telefono 

<<Tutto bene?>> mi chiese James. 

<<Tutto perfetto, mia mamma è via fino alle cinque>> gli dissi tornando in cucina 

<<Cosa ti va di fare?>>  mi chiese afferrandomi per un fianco e portandomi verso di sè

Vidi nei suoi occhi un lampo di eccitazione. 

Probabilmente perchè ero ancora in intimo.

Quando siamo scesi avevo caldo e soprattutto ero troppo arrabbiata per pensare a vestirmi. 

My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora