Capitolo 13

4.9K 55 5
                                    

Un senso di rabbia mi invase tutto il corpo 

Con che maleducazione mi aveva appena chiuso il telefono in faccia? 

Misi il telefono sul comodino e mi buttai sul letto affondando la faccia nel cuscino. 

Rimasi così per qualche minuto quando ad un certo punto mi tornò in mente in discorso di mia mamma e mio papà stamattina durante la colazione. 

Chi era Carmen? Perchè non ne avevo mai sentito parlare? 

Decisi di  prendere il computer e provai a indagare un po' 

Aprì Facebook e cercai il profilo di James

Una volta trovato provai a guardare tra gli amici ma nulla

Iniziai a guardare tutte le foto ma nulla, non compariva nessuna donna. 

C'erano solo un paio di sue foto e alcune dove era con alcuni amici tra cui anche mio papà. 

Come ultimo disperato tentativo di capire chi fosse questa Carmen mi misi attentamente a controllare tutti i nomi delle persone che avevano messo ''Mi Piace'' a ogni sua singola foto.

Ogni speranza sembrava persa fino a quando..

SBAM 

Eccolo un suo ''Mi Piace'' 

Era di una foto postata 10 anni prima. 

Carmen Collins. 

Provai ad aprire immediatamente il suo profilo ed eccola lì.

Purtroppo era tutto privato, l'unica cosa che potevo vedere era la foto di profilo. 

Sembrava davvero una bellissima donna. 

Bionda, magra con un sorriso perfetto. 

Chissà cosa era successo con James

Gli unici a conoscenza di qualche dettaglio succulente erano i miei genitori 

Dovevo escogitare un modo per farmi raccontare tutto senza essere troppo sospetta. 

Ero assorta totalmente nei miei pensieri quando all'improvviso il campanello suonò. 

Lanciai un urlo dallo spavento. 

Avevo il cuore in gola 

Chi mai poteva essere a quell'ora? 

Andai alla porta e con un tono spaventato chiesi <<Chi è?>>

<<Sono io Raya, mi puoi aprire?>> disse una voce 

Potevo riconoscere la sua voce tra mille

JAMES!

<<James, sei tu?>> chiesi titubante

<<Si, aprimi dai>> disse lui 

Aprì la porta ed eccolo. 

Me lo trovai lì davanti in tutto il suo splendore. 

Indossava una camicia bianca e una paio di jeans scuri.

Aveva i capelli un po' spettinati e una strana espressione in viso

<<Tutto bene?>> gli chiesi guardandolo 

<<Io si si tutto bene, tu invece?>> mi chiese 

<<Fino a prima che suonassi benissimo, poi mi hai fatto quasi venire un infarto, quindi un po' meno bene. Ma piuttosto, cosa cavolo ci fai qui?>> gli chiesi sorpresa di vederlo 

<<Ho voluto farti una sorpresa, non avevo molto lavoro e mi dispiaceva  per come ti avevo riattaccato bruscamente prima, quindi ho deciso di venire qui per scusarmi>> mi disse lui sorridendomi 

Mi si sciolse il cuore. 

Non mi sarei mai aspettata un gesto simile. 

<<Grazie, ma non dovevi. Ho sbagliato io a chiamarti sapendo che eri al lavoro>> dissi. 

Come una cretina ormai tutta la rabbia che avevo fino a prima nel suoi confronti era sparita. 

<<Sono libero fino alle 15. Visto che ora sono le 12:30, ti va di andare a pranzo insieme?>> mi chiese lui 

Cavolo già le 12:30, avevo davvero passato un'ora a cercare informazioni su Carmen?

ODDIO,CARMEN! IL COMPUTER! 

Mi balzò in mente che avevo lasciato il pc acceso ancora sul profilo su Carmen 

<<Emh.. molto volentieri, fammi andare un'attimo in camera a cambiare. Tu siediti pure dove vuoi>> dissi, correndo in camera e lasciandolo lì

Mi precipitai sul computer e lo spensi più veloce della luce. 

Tirai un sospiro di sollievo

Realizzai in quel momento quanto ero stata cretina con quella ricerca. 

Chissenefrega di Carmen, tanto è passato, a me cosa mai dovrebbe importare ora? 

Sentì un rumore dietro di me e mi voltai di scatto

James era appoggiato allo stipite della porta e mi stava osservando. 

Cazzo! Perchè mi aveva seguita? Non poteva starsene in salotto?

Dentro di me pregavo che non avesse visto nulla. 

Speravo con tutto il cuore di aver spento il computer in tempo. 

<<Mi sembrava brutto stare di là da solo e ho pensato che magari ti serviva un aiuto per cambiarti>> disse con tono malizioso 

Io arrossì e mi tranquillizzai, forse avevo appena scampato un figura di merda colossale.

Cercando di mantenere la calma e facendomi vedere disinvolta risposi 

<<Si, effettivamente potrebbe servirmi una mano>> gli risposi sfilandomi la maglietta.

Rimasi solo con i pantaloni, rendendomi conto troppo tardi di non star indossando il reggiseno.

______________________________________________________________________

Ciao a tutt*!

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento!

Se vi fosse piaciuto vi chiedo gentilmente di lasciare una stellina o un commento per farmelo sapere :)

Al prossimo capitolo! 





My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora