Capitolo 5

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*DRIIN*

Un suono fortissimo mi svegliò all'improvviso.

La testa mi stava scoppiando. 

Faceva malissimo. 

<<Che succede>> dissi cercando di coprirmi la faccia con il cuscino 

<<E' la mia sveglia, devo andare in ufficio stamattina>> disse una voce di fianco a me 

Quasi mi stavo dimenticando di essere nel letto di James. 

<<Mi fa male la testa e ho sonno>> dissi 

<<Non sei abituata a bere eh?>> mi disse lui mentre sentivo che si stava alzando dal letto. 

<<Dai alzati, devo riportarti a casa>> disse James

Quelle parole mi ferirono. 

Pensavo avesse voglia di stare con me e invece sembrava non vedesse l'ora di riportarmi a casa. 

Mi alzai dal letto molto contro voglia

<<Dov'è il bagno?>> gli chiesi 

Lui con lo sguardo fisso sul telefono mi rispose <<La seconda porta a sinistra>>

Veloce come un fulmine uscì dalla camera ed entrai in bagno. 

Chiusi la porta a chiave.

Prima di tutto feci la pipì e successivamente andai davanti allo specchio per sistemarmi. 

Avevo davvero una faccia orribile, il trucco era tutto sbavato e i capelli scompigliati. 

Pensai a quello che era successo ieri notte e a quello che stava succedendo ora.

Mi resi conto che per James non voleva dire nulla la notte appena passata e che molto probabilmente ero solo una delle tante.

Aprì il rubinetto per far scorrere l'acqua del lavandino sperando che il rumore coprisse i miei singhiozzi. 

Iniziai a piangere comprendendo l'enorme cavolata che avevo fatto. 

James era stato il primo con il quale ero andata, anche se di poco, oltre un semplice bacio e mi stava deludendo. 

Presi con le mani l'acqua e me la gettai in viso, per togliere tutte le lacrime e tutti i residui di trucco rimasti. 

Presi il primo asciugamano che trovai e mi asciugai il viso.

Feci un bel respiro profondo e cercai di calmarmi. 

Mi sistemai i capelli.

Ora che ero un minimo presentabile uscì dal bagno. 

<<Ehi Raya, se mi dai 10 minuti mi faccio una doccia e ti porto a casa, così poi vado in ufficio>> mi disse James venendo verso di me 

<<No guarda preferisco fare due passi, magari mi fermo da Sarah.>> gli dissi facendo un finto sorriso. 

<<Ok se preferisci così, per me va bene>> mi disse sorridendo. 

Andai in camera, rimisi il vestitino di ieri sera e le scarpe. 

Era forse un po' esagerato quel vestito ora 

<<Posso tenere la tua maglietta? Almeno la metto sul vestito>> gli chiesi 

<<Certo certo, tienila pure>> mi disse 

Misi la maglietta sopra al vestito. 

Era un look strano, ma ammetto che non mi dispiaceva, facendo così sembrava indossassi una gonna sotto la maglietta. 

Presi la borsetta e James mi accompagnò alla porta 

<<Grazie mille dell'ospitalità>> gli dissi 

<<Di nulla, ciao piccola>> mi disse 

Mi incamminai verso casa di Sarah. 

Non avevo la minima voglia di tornare dai miei genitori.

Appena voltai l'angolo sentì le guance rigate da delle lacrime calde. 

Ottimo avevo iniziato a piangere di nuovo. 

Presi il telefono e chiamai la mia amica 

<<Pronto Sarah, ti ho svegliata?>> le chiesi vedendo che erano solo le 8 del mattino 

<<No no Raya, stamattina avevo messo la sveglia presto per studiare un po', quindi sono già in piedi da ormai un'ora>> mi disse 

<<Ti dispiace se vengo da te? Son successe alcune cose e non mi va di tornare dai miei questa mattina>> le dissi cercando di nascondere il fatto che stavo piangendo 

<<No no vieni pure, devi anche raccontarmi cosa è successo ieri sera e del perchè mi hai dato buca all'ultimo>> mi disse preoccupata

<<E' tutto collegato, appena arrivo ti racconto>> le dissi

<<Ti aspetto dai>> mi disse lei per poi riattaccare il telefono.

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Ciao a tutt*!

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento!

Se vi fosse piaciuto vi chiedo gentilmente di lasciare una stellina o un commento per farmelo sapere :)

Al prossimo capitolo!

My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora