Capitolo 39

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Ares mi seguì fino a dietro i cespugli. 

Appena mi voltai di nuovo verso di lui mi baciò. 

Io ricambiai teneramente il bacio. 

Le sue mani iniziarono ad accarezzarmi piano i fianchi per poi salire sul mio seno. 

Appena lo raggiunse e lo prese fra le mani io emisi un piccolo gemito. 

Sentì Ares sorridere

Iniziò a mordicchiarmi e succhiarmi un labbro, mentre con una mano provò ad abbassarmi la zip del vestito. 

Lo lasciai fare. 

Avvertì la schiena ormai nuda e la parte superiore del vestito abbassarsi fino ai miei fianchi. 

Ares si staccò un secondo dalle mie labbra e mi osservò.

<<Sei meravigliosa>> mi disse. 

Io mi limitai ad arrossire. 

Non dissi nulla. 

Gli appoggiai le mani sul petto e iniziai a slacciargli la camicia.

Una volta aperti tutti i bottoni gliela sfilai. 

Ares rimase a petto nudo. 

Ancora una volta, come quando eravamo in camera di Sarah, iniziai ad osservargli il petto meravigliata. 

Accarezzai con le dita tutti i tatuaggi che aveva. 

Erano magnifici e ogni volta mi incantavano. 

<<Ti piacciono così tanto i miei tatuaggi?>> mi chiese divertito 

<<Si, sono bellissimi e ti stanno benissimo>> ammisi un po' imbarazzata.

<<No tu sei bellissima>> mi sussurrò all'orecchio.

Gli sorrisi timidamente.

<<Raya in tasca ho un preservativo, ma non so se questo è il luogo più adatto per usarlo>> mi disse.

Con quella frase concretizzai quello che stava per succedere.

Non so se mi sentivo davvero di fare sesso con Ares. 

Non so se volevo farlo. 

<<Emh..no direi che non è il luogo più adatto>> gli dissi per togliergli dalla testa l'idea che avremmo fatto sesso. 

<<Possiamo però fare tutte quelle cose che non necessitano di preservativo>> mi disse malizioso dandomi un bacio sull'angolo della bocca, per poi scendere piano verso il mio collo. 

Iniziò a baciarmi piano lungo tutta la mia clavicola e pian piano la sua bocca andava sempre più in giù arrivando alla stoffa del mio reggiseno. 

Io gli misi piano le mani fra i capelli e lo lasciai fare. 

Con una mano scostò il reggiseno scoprendo il mio seno destro. 

Sentì le guance andare a fuoco. 

Oltre a James nessuno mi aveva mai vista e toccata così intimamente. 

Mi sentì abbastanza imbarazzata, ma cercai di nasconderlo ad Ares. 

Prese tra le labbra il mio capezzolo e iniziò a giocarci con la lingua. 

Questa cosa mi strappò un gemito. 

Con la mani mi abbassò il vestito fino a farlo cadere a terra e poi con la bocca dal seno si spostò sulla mia pancia baciandomi dolcemente la pelle. 

Si inginocchiò davanti a me e bacio dopo bacio arrivò fino all'elastico delle mie mutandine. 

<<Questo completino è meraviglioso, lo trovo estremamente sexy>> sussurrò 

<<G..grazie>> sorrisi timidamente. 

Mise due dita tra la mia pelle e l'elastico delle mutandine e piano le abbassò lasciandomi praticamente nuda. 

Il cuore iniziò a battermi fortissimo in petto. 

Ares avvicinò piano la bocca alla mia intimità e iniziò a baciarmi piano. 

Ad un certo punto tirò fuori la lingua e iniziò a leccarmi piano. 

Dalla mia bocca iniziarono ad uscire dei gemiti molto leggeri. 

Ammetto che Ares  ci sapeva fare eccome con la lingua. 

Era molto delicato, ma allo stesso tempo passionale. 

Più lui giocava con la lingua, più i miei gemiti diventavano forti. 

Tutto ciò stava iniziando a piacermi parecchio. 

TI-DIN! TI-DIN! 

Ad un certo punto dalla mia borsetta, che ormai era abbandonata a terra vicino a noi, provenì un suono. 

Conoscevo benissimo quel rumore.

Era una notifica di un messaggio.

Ma non una semplice notifica. 

Quello era il suono personalizzato che avevo impostato sulla chat di James, così da sapere sempre quando  era lui a scrivermi e nel caso ci fossero stati i miei genitori vicini non avrei preso in mano il telefono. 

Una scossa mi pervase tutto il corpo e istintivamente allontanai Ares. 

Lui mi guardò perplesso. 

<<Davvero scusa, ma non me la sento>> gli dissi.

Avevo fatto una cazzata enorme. 

Di fretta mi tirai su le mutandine, mi sistemai il reggiseno e mi rimisi il vestito. 

Ares si alzò continuandomi a guardare in modo molto dubbioso.

<<Ma che è successo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?>> mi domandò.

<<No no, sono io che ho sbagliato. Avrei dovuto fermarti. Sono stata una stupida. Scusami davvero>> presi la borsa e abbastanza di fretta mi allontanai da Ares. 

Una volta arrivata abbastanza lontana presi il telefono e aprì la notifica. 

James mi aveva inviato una foto, senza scrivere nulla. 

Internet prendeva poco e la foto non si apriva. 

Continuavo a cliccarla, ma nulla. 

<<Raya ma dov'eri finita!!>> urlò Sarah venendomi incontro. 

<<Sarah io..>> non riuscì a finire la frase che le parole mi morirono in gola quando i miei occhi videro la foto che James mi aveva mandato. 

Nell'immagine c'eravamo io e Ares avvinghiati contro il muro a baciarci. 

Quella era la foto che ci aveva scattato il fotografo.

Perchè era nelle mani di James?

<<Raya tutto bene?>> Sarah si avvicinò guardando anche lei lo schermo del mio cellullare.

<<Oh merda!>> esclamò

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Ciao a tutt*!

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento!

Se vi fosse piaciuto vi chiedo gentilmente di lasciare una stellina o un commento per farmelo sapere :)

Al prossimo capitolo!




My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora