Nessuno dei due aveva gran voglia di cucinare quindi optammo per preparare dei semplicissimi toast.
Entrambi avevamo abbastanza fame e in pochissimo terminammo la cena
<< Ammetto che sono contenta di avere un po' di tempo per stare tranquilla con te>> dissi
<<Anch'io ne sono molto felice, anche perché dopodomani è già giovedì e come ti avevo detto mi tocca partire. Fino a lunedì non avremo modo di vederci>> disse tristemente
<<Stai via fino a lunedì? Per il weekend non ci sei?>> gli chiesi
<<Purtroppo no, torno domenica verso l'ora di cena. Volevi fare qualcosa questo weekend?>> mi chiese
<<No no, non avevo in mente nulla, era solo curiosità la mia.>> gli sorrisi.
Da un lato ero felice che James questo weekend fosse via. Non che dovessi fare chissà cosa ma l'idea di potermelo trovare all'improvviso alla festa esseno a casa di Brian, non mi allettava molto.
Dall'altro l'alto avrei comunque avuto piacere passare un po' di tempo con lui, ma sarà per un'altra volta.
<<A proposito di weekend, hai programmi?>> mi domandò così a bruciapelo
Mi trovai spiazzata.
<<Emh.. Veramente si, vado con Sarah a una festa.>>
Mi sentivo in imbarazzo a parlargli della festa, visti i precedenti.
Sperai con tutto il cuore che il discorso finisse lì, ma nulla da fare.
<<Dai allora divertitevi. Che festa è?>> mi chiese innocentemente
Che palle, più desideravo di cambiare discorso e più lui faceva domande.
<<Nulla di che una festa tranquilla, comunque non mi ha detto molto in realtà, lo scoprirò poi nei prossimi giorni probabilmente>> sorrisi.
Ecco questa era una bugia bella e buona.
Non avrei dovuto mentire, ma non mi andava di raccontagli ora tutto.
<<Bhè l'importante è che tu stia lontano dalle piscine>> rise per poi bere un sorso di birra.
Sbam! Colpita e affondata.
Questa era una frecciatina bella e buona.
Okay, vista questa sua frase direi che esclude categoricamente di dirgli che Ares sarà presente e che la festa è a casa di Brian.
Non mi sembra che James abbia digerito l'accaduto.
<<Ah, ah, ah che simpatico>> dissi lanciandogli un pezzettino di pane.
Cercai di ridere per smorzare l'imbarazzo.
<<Comunque raccontami un po' questo tuo viaggio di lavoro. Dove andrai di bello?>> deviai il più possibile il discorso
<<Andrò a Parigi, la città dell'amore>> mi guardò ridendo
<<Bhè allora potevi portarmi con te, visto che è la città dell'amore e tu sei follemente, pazzamente, incredibilmente innamorato di me>> risi e alzandomi in piedi mi avvinai a lui appoggiandogli le braccia sulle spalle
<<Ah quindi io sarei pazzamente innamorato di te?>> mi domandò tirandomi su di lui e facendomi capire di sedermi sulle sue gambe.
Ero finita seduta su di lui, i nostri volti erano a pochissimi centimetri come anche le nostre intimità.
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My dad's friend // L'amico di mio papà
Literatura FemininaMio padre e James si conoscono da quando frequentavano le scuole superiori insieme. James è sempre stato un bell'uomo e lo è anche adesso che ha più di quarant'anni. Sin da ragazzo è sempre stato un grandissimo donnaiolo e tutt'ora non si lascia sc...