Capitolo 12

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I raggi di sole inondarono la mia stanza e io mi svegliai 

<<Su su pigrona è ora di alzarsi>> disse la voce di mia mamma 

<<S..si ora mi alzo>> mugugnai io sprofondando la faccia nel cuscino 

<<Tra 5 minuti torno, se ti trovo ancora sotto le coperte ti butto giù io>> disse mia mamma ridendo mentre usciva dalla stanza 

Presi il telefono che durante la note era finito per terra e controllai i messaggi ma non trovai nessun nuovo messaggio 

Appoggiai il telefono sul comodino e fatica mi alzai. 

Avrei tanto voluto stare ancora a letto ma da quando avevo interrotto l'università avevo promesso a mia mamma che finchè non avessi trovato lavoro l'avrei aiutata con le faccende domestiche, lei in cambio non mi avrebbe stressata e rotto le scatole. 

Ammetto che questo compromesso non mi dispiaceva molto.

Avevo praticamente sempre tutte le giornate libere a parte la mattina dove mi impegnavo a fare il più possibile in casa. 

Mia mamma era molto contenta del mio impegno e per dimostrarmelo ogni settimana mi dava una piccola paghetta. 

Ovviamente mi sarei potuta mantenere con quella paghetta, ma era abbastanza per pagarmi le uscite e qualche sfizio. 

Andai in bagno, mi spogliai, feci una doccia veloce e poi andai in camera a cambiarmi. 

Mi misi un paio di pantaloncini grigi della tuta e una maglietta bianca molto semplice.

Andai in cucina per fare colazione. 

Mia mamma era lì a preparare il caffè mentre mio padre stava leggendo il giornale.

<<Tesoro oggi mi raccomando fai il bucato, la cesta straborda>> mi disse lei 

<<Si si non preoccuparti>> le risposi mentre presi un bicchiere e il succo di frutta, poi mi sedetti al tavolo.

<<E' stato proprio carino James ieri sera, non trovi Jonh?>> disse mia madre a mio padre

<<L'ho sempre detto che è un brav'uomo, non capisco come Carmen abbia potuto trattarlo in quel modo>> rispose mio papà

Carmen? Chi cavolo era questa qui? E soprattutto, cosa gli aveva fatto?

Avrei tanto voluto domandarlo ai miei ma non potevo, temevo di risultare troppo curiosa.

<<Non farmici pensare Jonh, a me quella non è mai piaciuta>>disse mia mamma

<<Spero che prima o poi riesca a trovare la persona giusta>> disse mio papà

<<Per il modo in cui si relaziona ora con le donne dubito che riesca, anche se sostengo che questo suo modo sia tutto una sorta di comportamento difensivo nato dopo Carmen>> disse mia mamma 

Mio padre si limitò a dire <<Non hai tutti i torti>> e poi bevve il caffè che la mamma gli aveva vuotato nel frattempo 

Io mi stavo sentendo male  

Chi era Carmen? Cosa intendevano i miei con quelle frasi? 

Tutte le paure che sembrano essere passate mi tornarono e andai nuovamente nel panico 

E se James in realtà mi stava solo prendendo in giro?

<<Raya tutto ok?>> mi chiese mia mamma preoccupata

<<Emh..si si ero solo soprapensiero>> dissi bevendo un po' di succo e prendendo un biscotto dalla confezione che era sul tavolo 

<<Io e papà andiamo, fai la brava, ci vediamo stasera dopo il lavoro>> mi disse mia mamma dandomi un bacio sulla fronte 

<<Ciao tesoro>> disse mio papà alzandosi e uscendo dalla cucina 

Dopo circa 5 minuti sentì la porta d'ingresso chiudersi 

I miei erano usciti e io ora ero sola con i miei mille dubbi 

Mangiai un biscotto e finì il succo. 

Decisi che la cosa migliore era quelle di cercare di distrarmi per scacciare tutti i brutti pensieri. 

Andai a caricare la lavatrice con tutto il bucato, quando notai che in mezzo agli altri vestiti c'era la maglietta che mi aveva prestato James. 

Aveva ancora il profumo del suo letto, il profumo che c'era in casa sua. 

Me la strinsi forte al petto e poi misi anche quella a lavare. 

Caricata la lavatrice passai l'aspirapolvere, lavai i piatti della colazione e spolverai un po' tutta casa. 

Erano le 11 emmezza e io avevo finito tutto, avevo addirittura steso tutti i vestiti.

Tornai in camera mia e presi il telefono 

*1 chiamata pensa - James*

Provai a richiamarlo

Il telefono suonava ma nessuno rispondeva 

Stavo per rispondere quando una voce affaticata rispose 

<<P..pronto Robert?>> disse 

<<James? Sono Raya ho visto la chiamata>> dissi io non capendo perchè avesse quel tono di voce? 

<<La chiamata?>> disse lui schiarendosi la voce 

<<Si, mi sono trovata una tua chiamata persa sul telefono>> dissi io 

<<S..scusami devo aver sbagliato>> mi disse lui di fretta 

<<Ah ok, tutto bene?>> chiesi innocentemente 

<<Sono occupato ora, ci sentiamo dopo...t- ti va?>> disse lui cercando liquidarmi in fretta e con un tono di voce che era tornato strano

<<Ok va be..>> non feci tempo a finire la frase che mi riattaccò il telefono in faccia 

Che se ne vada affanculo 


My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora