Capitolo 19

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Alla fine andammo in casa sua 

<<Se vuoi accomodati pure sul divano>> mi disse lui chiudendo la porta 

<<No grazie, voglio fare in fretta. Dimmi cosa hai da dirmi così la finiamo qui>> risposi acidamente 

Vidi James rimanerci male per questa mia risposta ma sapevo che gli stava fatta bene 

<<Senti Raya, mi sei manca terribilmente in questa settimana. Io ci tengo davvero tanto a te. Non credevo di essermi affezionato così tanto a te, invece mi sbagliavo. >> disse lui 

<<Tutte cazzate. Se ci tenevi a me non andavi a letto con quella che lavora da te e chissà con chi altro>> gli dissi 

<<Ho sbagliato. Sono stato un emerito cretino ok? Ammetto che sabato scorso finita la cena quando sei venuta qui la mia idea era quella di portarti esclusivamente a letto, ma alla fine ci siamo messi a parlare e il tempo è volato. Sono stato talmente tanto bene.>> mi disse 

Sentì una stretta allo stomaco, quelle parole mi addolcirono tantissimo. 

<<E poi c'è stata domenica, mi mancavi talmente tanto che ho deciso di venire immediatamente da te appena avevo finito in ufficio. Al lago sono stato benissimo, non mi sentivo così bene da davvero tanto, quando la sera sono tornato a casa sei stata un chiodo fisso tutto il tempo . Mi sono addormentato con te in testa>> disse per poi fermarsi un attimo 

<<Poi è arrivato lunedì, lo so di aver sbagliato e che non avrei dovuto finire con quella ragazza, ma nella mia testa volevo convincermi che a te non ci tenevo e che eri come le altre, volevo toglierti della mia testa, ma per tutto il tempo pensavo alla tua pelle, alle tue labbra, al tuo profumo e quando lei è uscita dal mio ufficio mi sono sentito incredibilmente in colpa per quello che avevo fatto, così sono corso qui sperando di farmi perdonare, volevo vederti e vedere che andava tutto bene>> disse con gli occhi che stavano diventando lucidi 

Io ero rimasta senza parole, non sapevo se credergli o meno ma sembrava così tanto sincero. 

Mi buttai tra le sue braccia e lo abbracciai 

<<Sei davvero importante. Non so come sia possibile ma, mi sono bastati così pochi giorni per affezionarmi a te in questo modo. Ti prego non farmi più star male, ti voglio al mio fianco e ti prometto che non me ne andrò>> gli dissi stringendolo forte 

Lui ricambiò la stretta e disse <<Prometto di impegnarmi al massimo per non farti soffrire. Voglio che nella mia vita esista solo tu, non voglio più nessun altra ragazza, ma devi promettermi che non sparirai. Ti supplico. Mi distruggeresti>> 

Mi staccai un po' dal suo abbraccio e lo guardai negli occhi. 

Erano lucidissimi, sembrava che stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro. 

<<Ti giuro che non me ne andrò>> gli dissi per poi baciarlo dolcemente sulle labbra. 

Lui ricambiò il bacio accarezzandomi i capelli ancora bagnati per prima. 

Mi staccai dalle sue braccia e gli presi la mano 

<<Ti prego vieni con me>> gli dissi dirigendomi verso la sua camera da letto. 

Lui mi seguì senza dire nulla. 

Arrivati in camera accesi la luce sul comodino che era molto più soffusa e delicata rispetto al lampadario sul soffitto. 

<<Voglio dimostrarti che mi fido completamente di te, ti prego di non ferirmi.>> gli dissi slacciandomi il vestito e facendolo cadere a terra.

My dad's friend // L'amico di mio papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora