Capitolo 21

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Arrivati nel Rione stabilito da Don Vittorio, arriviamo sotto un palazzo grigio, rimodernato appena si puo dire, e saliamo.
Al 3° piano, dietro una porta blindata, si nascondeva la famiglia e il signor Gaetano, che da quanto spiegato a me, avrebbe deciso di tradire Don Vittorio con un'altro boss, la cui merce pero, sia in mano al figlio, data la poca rimanenza di vita che a egli rimane.
<SIGNOR GAETÀ ARAPIT A PORT>dice ciro bussando continuamente il campanello
<signor gaetano, arapit sta sfaccimm e port>dice Nicola trattenendo la rabbia, allora stanca di aspettare e notando che nessuno apriva, comincio a bussare con prepotenza sulla porta, insieme al campanello che ciro continuava a suonare, poi una signora ci apre, e li tutti e tre, prendiamo atto ad entrare in casa cercando il signore.
<buongiorn signo>
<ma che e stat??>
<vostro marito ha dei debiti con il Signor Vittorio, adda capi c ha sbagliat>
<mio padre nun ten nient a capi, JATVENN A CASA MI>dice un ragazzo sulla 20, accanto ad un'altra ragazza pero piu piccola
<nono Genny nun fa accussi, ora se ne vanno. Il signore non e in casa, e uscito poco fa>
<ah, e vostro signore rimanev l'arm e o portafogl ca?>dice ciro indicando la roba su un mobile li vicino.
<signo nun vulim fa tarantell, o c cacciat o marit vuost o c'ho pigliamm nuij, ma e lavor pa cas nun ve pavamm>
Improvvisamente esce don getano, con le mani in alto pregando di lasciare la moglie e i figli
<avete visto come è stato facile? don gateà, pigliat a robb e vnit cu nuij>come ciro ordina, il signore prende sia la roba che l'arma, e preso da me e Nicola sotto braccio, usciamo dalla casa sotto le urla della moglie e del figlio, facendo da sveglia a tutti il palazzo che si affaccia a vedere da cosa provenissero queste urla.

Dopo mezz'ora, torniamo da Don Vittorio, che appena vede don Gaetano
<miett a robb ngopp o tavl>cosi fa.
Con attenzione, Don Vittorio, osserva e annusa la coca che era predisposta sul tavolo, insieme a fumo e altra roba.
<pke invec e parla cu me me tradit cu chill?>
<don Vitto, non era mia inten->
<RISPUNN, o sai mo a fin che fai qual'è?>
<v prego don Vitto, ho dei figli e una moglie, p favor nun o facit>
<Nisida e Ciro, pigliatl e purtatl ca dret, o riest facitl vuij>cosi, sotto le urla strazianti di Don Gaetano, lo trasciniamo in un garage dimenticato dal mondo e li Ciro lo siede al muro, dandomi una pistola carica tra le mani
<famm vre chell c sai fa ciuciù>prendo la pistola, gia carica, miro il bersaglio che cercava di evitare il colpo, e sparo.

S.A.
scusate per ieri, ma non stavo bene e non ho potuto publicare.
Ecco però il nuovo capitolo, vi sta piacendo?🧡

La Scelta Di Amarti🖤 (CIRO RICCI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora