<We Silvietta, chi te lo ha dato sto vestito?>dico, squadrandola da capo e piedi per poi fissarla negli occhi <ehm..me lo hanno regalato> <ah si? e chi?>lei non parla. Si limita a non rispondere e guardare basso, cosi la prendo dal braccio e la porto nella mia cella <rispunnm, chi cazz t la rat stu vstit> <t-te lo giuro m-me lo hanno regalato..> <dimmi la verità, ij nun c crer>
Dopo tanta insistenza finalmente cede <vabbene, okok..Lino aveva portato un pacco, era per te, io mi sono fatta prendere dalla curiosità e vedendo fosse un vestito l'ho indossato> I miei occhi cecavano dalla rabbia, non perché l'avesse indossato, ma per il semplice fatto che lo ha tubato e negava ciò.
<si m l'aviss chiest t l'ess prestat, lievatell mo> Incrocio le braccia e mi poggio con la spalla alla porta, mentre Viola si avvicina a me ridacchiando, poggiando un braccio sulla mia spalla e l'altro sul fianco <ti è piaciuto cosi tanto, ti stava proprio bene, peccato ahah> <le cose si chiedono, specialmente quando sono di altra proprietà> La ragazza rimane seminuda, mi porge il vestito che prendo, e seguendola fino alla porta della cella Viola continuava a deriderla mentre io la guardavo con la risata sotto i baffi <a prossima vot frnesc malament Silvia>
<avresti dovuto vedere la faccia HAHAHAHAHHAH> <si l'ho vista, sto male> <hahahahahah, ma cosa si aspettava, che le regalavi sto vestito tutto cosi come fosse il suo compleanno?> <bah, comunque è proprio bello> <Ciruzzo ci ha saputo fare> <hai ragione>
(vestito:
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<ha un colore stupendo> <mettilo nell'armadietto, e chiudilo, prima che lo prendano altre> <hai ragione>
Dopo averlo posato, io mi corico sul letto, ascoltando un po di musica, mentre Viola si addormenta poco dopo.
