La Scelta Di Amarti🖤 (CIRO RICCI)

Capitolo 115

<vabbe amo ci vediamo dopo eh>
<Viola!>
<ciaooo>
<io t'ammazzo>
<buongiorn don Luì>
<cia cirù, cosa facciamo oggi?>
<sempre il solito>
<vabbuono, voi due smettetela, Nisida pigliami quelle lamette>
<si don Luì>
<vabbuo ja, c vrimm aropp Nisida>
<cia cardio>
mi avvicino a don luigi che prende le lamette e si gira a montarle nel "rasoio".
Proprio in quel momento, entrambi ci guardiamo attraverso lo specchio che lui aveva difronte, e un brivido mi scende lungo la schiena.
Il barbiere comincia a tagliargli i capelli, improvvisamente entra Carmine, un ragazzo un po' pazzerello, detto 'o piecr.
<Nisida fai sedere Carmine e mettigli la mantellina>
<quella bianca a strisce?>
<no quella nera, sta la oi>
<vabbe>faccio come dice, e rigirandomi verso di loro quasi m'impressiono a vedere lo sguardo omicida che Ciro mi stava lanciando, e non appena il barbiere completa il lavoro, passa all'altro ragazzo.
<grazie don Luì>
<macche, c vrimm Cerò>
Proprio mentre stavo sistemando la mantellina appena usata, Ciro mi sussurra all'orecchio, prima di uscire e affiancarsi all'entrata della stanza
<c vrimm for>

Dopo 10 minuti dopo aver assestato le cose, esco, poco prima di Carmine.
<c vuo>
<ma pke si semp accussi fredd?>
<beh stavo lavorando e tu mi hai chiamato fuori in un momento dove non potevo>
<perché iva scutulià a mantellin ri barbier?>
<senti fai prima a dirmi che vuoi>
<chiarire sta situazione, ropp tutt e vot ch'amm parlat stamm ancor accussi>
<e dobbiamo rimanerci. Cirù ho bisogno di tempo, e non ho ancora chiarito del tutto la cosa. Devo sentirmi pronta per ritornare con te, altrimenti nessuno dei due andrà avanti bene.>
<Nisida ij m'agg rutt o cazz, nun vogl aspttà chiù. O tiemp m sta accrenn, agg bisogn e rispost>
<lo si Ciro, te l'ho detto, vedi di non cercarmi più>so che questa frase l'ha ferito, gli è lo leggevo negli occhi.
<ma c stai ricenn?>dice, con una risata nervosa, mentre io lo guardavo fisso negli occhi, senza staccarmi, nonostante avessi voluto sentirmi al sicuro avvolta nelle sue braccia, lo scudo di ogni male.