Various Storms and Saints - viridianatnight - TRADUZIONE ITALIANA

Capitolo 31

Il giorno dopo, Hermione non lasciò il suo dormitorio. Aveva pensato troppo a Ron per il suo bene. Ginny aveva detto che Harry gli aveva parlato. Harry sapeva che Ron l'avrebbe fatto? Sapeva il resto? Le argomentazioni, il pregiudizio, tutto. Ron non glielo avrebbe detto perché Ron aveva sempre creduto di avere ragione. Non avrebbe mai potuto fare qualcosa di sbagliato.

Alzandosi dal divano, si avviò verso la sua stanza. Aprì i cassetti della sua scrivania, cercando il suo cellulare. Cercando nel disordine di libri e fogli in cima, non riuscì a trovarlo. Non era sul comò, sul baule, non era nel baule. Si avvicinò al comodino quando inciampò in qualcosa. Il secondo regalo di Ginny. Theo non era qui. Hermione lo raccolse e lo sedette sul letto, strappando via l'involucro. Dopo aver sollevato il coperchio, le sue guance arrossirono immediatamente.

"Ginny Weasley," mormorò, scuotendo la testa.

Hermione sollevò la vestaglia di seta azzurra dalla scatola, notando i dettagli in pizzo all'estremità delle maniche. Era bellissimo e sembrava costoso. Appoggiandolo sul letto, il suo viso arrossì di più, sentendo il calore scorrerle lungo il petto, mentre vedeva cos'altro c'era nella scatola. Un completo di lingerie abbinato. Sollevò il reggiseno per le cinghie, ammirando le coppe trasparenti di pizzo. Il pizzo era intricato, fiori e rampicanti dettagliati attorno al cablaggio. Non era rimasto nulla all'immaginazione con esso. Lo mise sopra la vestaglia prima di prendere le mutande abbinate.

"Oh, Dio," sussurrò, girandolo.

Un perizoma. I lati erano saliti in alto e la punta usata per la copertura è stata tagliata in basso. Scuotendo la testa per l'imbarazzo, mise anche quello sulla vestaglia. Infine, c'era una giarrettiera che avrebbe dovuto avvolgere intorno alla vita e agganciare un paio di calze. Pensò praticamente per un momento, le calze raramente le restavano sulle cosce, ogni volta che camminava si piegavano. Una giarrettiera avrebbe potuto risolvere quel problema.

Hermione sistemò la lingerie audace sul suo letto prima di fare un passo indietro per ammirarla. Mentirebbe a se stessa se dicesse che non è sbalorditiva. Seta, pizzo intricato, una giarrettiera. Il suo basso addome si mosse al pensiero di indossarlo. Giocherellò con il labbro inferiore, pensando a Draco che la vedeva con quelli. Avrebbe voluto farle cose oscene e lei glielo avrebbe assolutamente permesso.

Poi la porta del ritratto si aprì. Rapidamente, afferrò i pezzi e li infilò sotto la coperta. Quando si voltò, trovò Draco in piedi sulla sua porta, vestito con un completo completamente nero. Stava facendo roteare un'unica rosa rossa tra le dita mentre la guardava. Lo guardò da capo a piedi, deglutendo a fatica mentre lo vedeva con indosso un completo. Questa volta, più appropriato da ammirare rispetto al precedente. Era pericolosamente attraente, ancor di più vestito di nero, in netto contrasto con la sua carnagione pallida e i capelli bianchi.

"Ciao," disse, facendo un passo avanti.

"Ciao," ripeté, guardandola da capo a piedi. Era vestita con la tuta e una felpa, niente che valesse la pena guardare. "Ricordi di aver acconsentito a una cena di lusso?"

Lei sorrise. "Ricordo."

"Bene, ora andiamo."

Hermione guardò i suoi vestiti. "Malfoy, non sono pronta. Non possiedo nemmeno un vestito. Un piccolo avvertimento sarebbe stato d'aiuto".

Sorrise prima di tirare fuori dalla tasca una piccola scatola. Lanciando un incantesimo di ingrandimento senza bacchetta, allungò la scatola verso di lei. "Buon Natale."

"Natale era ieri", disse, prendendo la scatola.

"Ne sono consapevole. Ti aspetterò sul ponte del castello." Si allontanò prima di fermarsi di colpo e voltarsi. Draco tenne la rosa in fuori, infilandogliela dietro il suo orecchio. "Per te, amore."