Capitolo 48 - Epilogo

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2 anni dopo

Hermione sarebbe stata una bugiarda se avesse detti che non aveva mai fantasticato sul giorno del suo matrimonio. Nella camera da letto della sua infanzia, nascosto dietro la scrivania per tenerlo al sicuro, c'era un taccuino pieno di idee. Composizioni floreali, disposizione dei posti a sedere, persino il tessuto del suo vestito, era tutto commemorato in quel taccuino. Sognava un matrimonio invernale, in un posto dove la neve brillava contro i suoi ricci scuri. In un posto con uno sfondo suggestivo in cui il suo fidanzato si trovava in piedi nel suo abito scuro, le lacrime che gli riempivano gli occhi mentre la guardava camminare lungo la navata.

Per molto tempo, quest'uomo era stato un frutto della sua immaginazione senza volto, senza nome, ma lei sapeva di amarlo.

Quindi, mentre si preparava per il matrimonio della sua migliore amica, non poteva fare a meno di pensare alla propria nuotata nella mente. Essere la damigella d'onore di Ginny si era rivelata una delle peggiori esperienze della sua vita. Dal momento in cui Ginny l'aveva chiesto, Hermione era rimasta estasiata e quella sensazione era durata fino alla loro prima discussione sul colore degli abiti delle damigelle.

Hermione ancora non vedeva la differenza tra zaffiro e blu marino, e non l'avrebbe mai vista. Erano entrambi blu per quanto la riguardava.

Erano state arrabbiate l'una con l'altra per mesi perché Hermione semplicemente non riusciva a capire le prelibatezze di un matrimonio. Perché Ginny voleva i gigli di Pasqua invece di quelli Stargazer? C'era una differenza? Qual era la differenza? L'abito doveva essere di chiffon, non di tulle, di seta non di raso, guscio d'uovo non avorio.

La disposizione dei posti a sedere doveva essere perfetta. Molly doveva sedersi dall'altra parte della stanza rispetto agli sposi; più lontano era meglio era. I suoi cugini di secondo grado non potevano sedersi vicino a qualcuno che era stato in Serpeverde. Luna insistette che si sedesse dove il sole avrebbe incontrato 493 gradi nel cielo, e Hermione non aveva il coraggio di dirle che era impossibile. Padma e Pavarti non potevano sedersi insieme a causa del loro litigio dopo la fuga di Padma con Blaise Zabini.

Inutile dire che i sogni di Hermione per il proprio matrimonio volarono fuori dalla finestra. Si sarebbe accontentata di un'aula di tribunale nei suoi panni se avesse significato passare il resto della sua vita con Draco.

Non che ne avesse mai accennato così tanto.

Quindi, mentre chiudeva la zip sul retro del suo vestito blu da damigella d'onore, infilando i piedi nei tacchi in cui aveva paura di inciampare, tutto ciò a cui riusciva a pensare era impedire che questo matrimonio cadesse completamente a pezzi. Quando si fece strada in bagno, nel momento in cui si vide allo specchio, quasi pianse.

I suoi capelli sembravano maledette erbacce. Rapidamente, picchiettò due volte l'anello dorato al dito, cercando di mantenere la calma. Draco aveva insistito per sostituire il suo anello due anni prima, affermando: "Mi rifiuto di usare quella cosa cellulare. Questo è l'unico modo in cui mi reperirai."

Iniziando con un pettine, lo trascinò tra i capelli alcune volte prima che si incastrasse. Ingoiando la sua frustrazione, tirò sempre più forte finché il pettine non si spezzò a metà.

Non piangere, Hermione. Non piangere.

"Malfoy!" gridò, toccando di nuovo il suo anello.

Grattastinchi saltò sul bancone di fronte a lei, miagolando piano mentre la osservava scaricare una quantità eccessiva di Tricopozione lisciariccio nelle sue mani. Strofinandole insieme, se le passò tra i capelli, sperando e pregando che funzionasse. Il soriano miagolò di nuovo e lei gli lanciò un'occhiata.

Various Storms and Saints - viridianatnight - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora