Capitolo 30

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Sentì il sapore del ferro. Portando la mano al labbro inferiore, si accorse di aver masticato troppo forte. "Merda." Sgattaiolando giù dal letto, aprì la porta della sua camera da letto e si diresse verso il bagno. Che era attualmente occupato.

"Theo?"

"Sotto la doccia, amore!"

"Posso solo prendere un po' di carta igienica?" gridò attraverso la porta.

"Va bene!"

Hermione aprì la porta, tenendo gli occhi fissi sulle piastrelle mentre entrava. Il pavimento era scivoloso per il vapore e si sforzò di non inciampare quando trovò il rotolo, strappando via alcuni quadrati. La doccia si spense mentre piegava il foglio. Le gambe di Theo apparvero alla vista, gocciolanti. Poi seguì un asciugamano e finalmente alzò lo sguardo. Sorrise, scuotendo la sua ciocca di riccioli, bagnandole il viso e la maglietta.

"Sei un pericolo", disse. Si premette il fazzoletto sul labbro mentre usciva dal bagno.

"Mi ami davvero," disse, seguendola. "Stai bene?"

"Bene." Hermione si appoggiò al bancone dell'angolo cottura, togliendosi il foglio dal labbro, guardando il sangue. Sembrava sbagliato. Non era rosso vivo, no, più del rosso violaceo come quello nel suo braccio.

Theo lo notò, incrociando le braccia sul corpo, gli fece un cenno con la testa. "Non sembra a posto."

Sospirò, assorbendo il resto e sbriciolando il fazzoletto nella sua mano. "Andrà tutto bene."

"Non gliel'hai detto, vero?"

"Theo..."

"Dannata egoista," disse, scuotendo la testa. "Portandolo verso il dolore".

"Stai dicendo che morirò?" Morse lei.

Si strinse nelle spalle. "Non voglio che tu lo faccia, credimi. Penso solo che..."

"Non ricordo di aver chiesto la tua opinione, Theo. Fammi un favore e tienilo per te."

Teneva le braccia più strette contro se stesso mentre la guardava, le sopracciglia tirate insieme, gli occhi pieni di incredulità. "Puoi fare quella merda con i tuoi amici rossi o con Harry, ma non con me. Non ho detto niente di sconveniente, non sono andato a dirglielo io stesso, cosa che dovrei fare. Morire non è una questione di segreti, Hermione, e se vuoi mantenere questo segreto devi smetterla con qualunque cosa tu abbia con lui."

"Io non-"

"Non ho finito, cazzo," disse Theo, con voce stridentemente calma. "Abbiamo passato tutti un periodo di merda e lo so, ma non lascerò che gli succeda nient'altro. Ho fatto tutto il possibile per tenere quel cazzone fuori dall'acqua e se muori lo farai annegare. Abbiamo tutti il nostro tallone d'Achille, tu sei suo. Quindi, ascoltami quando dico questo. Glielo dirai e lo capirai. Non è un'opzione".

Doveva venire il momento in cui avrebbe capito perché Theo era un Serpeverde. Questa era quella volta. Sapeva che aveva ragione, come sempre. Era molto più difficile dirlo ad alta voce.

Hermione andò a masticarsi di nuovo il labbro quando si ricordò. Sospirando profondamente, incontrò di nuovo i suoi occhi castani, ancora severi e duri. "Non so come dirglielo."

"Non ci sarà il momento giusto, devi solo farlo. O lo farò io e penso che lo farebbe incazzare di più."

"Si arrabbierà con me?"

"Potrebbe," disse, scrollandosi più acqua dai capelli. "Non ama i segreti."

"No, ma lui può averne?"

Theo sbuffò una risata. "Benvenuta in Draco. Non c'è niente di me che non sappia, ma non saprei dirti il suo preferito colore."

"Pervinca," sussurrò, guardandosi i piedi calzati.

Various Storms and Saints - viridianatnight - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora