Capitolo 23

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Potenziale trigger per problemi al corpo. Niente di violento o grafico.

"Vedo molto Bill, il che è carino. Cerco di cenare dai Weasley il più spesso possibile, ma mi sento un po' soffocato da Molly, so che ha buone intenzioni..."

Hermione si portò il telefono all'orecchio mentre fissava lo specchio. Ascoltando a metà le parole di Harry, non poté fare a meno di lasciare che la sua mente vagasse ancora e ancora. I suoi pensieri erano troppo grandi e troppo piccoli, si preoccupava di cose che non le passavano per la testa da anni. Cose che erano immensamente meno importanti che sistemare il braccio. Ma lei non poteva farne a meno. Quando la sua mente iniziava a correre, non riusciva a fermarla. Andava avanti e avanti e scrutava tutto ciò che poteva.

Mentre si guardava allo specchio, era preoccupata per il modo in cui appariva. Ancora una volta, senza senso, senza importanza. Hermione non aveva pensato a come appariva dal Ballo del Ceppo, l'unica notte in cui aveva fatto lo sforzo. L'aspetto non era importante per lei, nemmeno con Ron. Dio, specialmente con Ron. Non riusciva a ricordare se l'avesse mai chiamata carina o addirittura simpatica. Quindi, mentre si guardava allo specchio, pensava di apparire carina. Come mai?

Stava davvero pensando di fare lo sforzo per lui ? Dopo tutti quegli anni a strapparsi i capelli e insulti, voleva essere carina per lui?

Ma si è scusato, Hermione.

Che stava facendo? È stato tutto un errore? Ha detto che gli importava, ha detto che stava facendo tutto questo per lei. Perché non poteva semplicemente permettersi di credergli?

Si alzò la maglietta e si studiò. Non era perfetta, aveva dei nei imbarazzanti sullo stomaco, uno sul seno sinistro. Voltandosi di lato, pizzicò i rotoli sotto il reggiseno. Fissò la pancia sotto l'ombelico. Incredibilmente nella media. Le sue cosce erano più grandi delle altre ragazze, si toccavano quando camminava. La sua gonna finiva sempre più corta su di lei a causa dei suoi fianchi, non riusciva a tirarla giù. Perché era così preoccupata per questo?

"Harry," lo interruppe.

"Uh, sì?"

Si passò il dito sul sopracciglio. "Pensi che io sia carina?"

"Oh, um, voglio dire sì."

Hermione alzò gli occhi al cielo, allontanandosi dallo specchio. "Scusa, domanda stupida."

"No non lo è. Stai bene?"

"Bene, sì, tutto bene."

"Mione".

"Non importa, dimentica solo che ho chiesto." Tirò fuori la sedia verso la scrivania e si sedette, notando come le sue cosce si allargassero e si schiacciassero insieme. Si tirò giù la gonna e afferrò uno dei libri di magia oscura che aveva preso dalla biblioteca.

"Qualcuno ha detto qualcosa? Era Malfoy?" insistette Harry.

"No, Harry, va bene. Ascolta, devo andare."

"Aspetta, puoi parlare con me. Intendo--"

"È stupido, ok! E' solo che...Ron non mi ha mai fatto i complimenti e sono solo un'adolescente idiota. So che è ridicolo, per favore dimentica che l'ho chiesto."

Aprì il libro e fissò la prima pagina, in realtà non leggendo nulla.

"Ron è un idiota," disse. "Perché sei preoccupata per questo? Stai vedendo qualcun altro?"

La sua reazione iniziale era stata di dire di no, ma anche allora, era una bugia?

"Solo qualcosa a cui le ragazze pensano, ma devo andare, molto studio da fare."

Various Storms and Saints - viridianatnight - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora