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« Derby d'Italia » Pov's Leonardo

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« Derby d'Italia »
Pov's Leonardo

Guardai Eva uscire fuori dal bagno mentre provavo a regolarizzare il mio battito cardiaco un pelo accelerato, eravamo troppo vicini e sapevo di averla spaventata con quel pugno sul lavandino — l'ultima cosa che volevo fare era allontanarla da me.
Spostai gli occhi dal punto dove fino a poco fa si trovava lei, posizionandoli su Giorgio e Paulo che mi osservavano alquanto sconvolti.

« Che avete voi due stasera? » Alzai un sopracciglio.

« Sbaglio o vi stavate per baciare? » Domandò l'argentino trattenendo un sorrisetto malizioso.

« Ti sbagli. »

« Si? — Rise Giorgio sarcasticamente. — Leo eravate a due centimetri e poi il modo in cui la guardav- »

« Non ricordarmelo! » Mi passai una mano sul volto, frustrato. Diedi le spalle ai miei compagni bianconeri appoggiandomi al lavandino e guardando il mio riflesso nello specchio. 

« A Leo piace Evaaa. » Canticchiò il mio migliore amico con un ghigno stampato sul volto.

« Chiello smettila di dire cazzate, non sono in vena, davvero. » Borbottai.

« Ti stavi facendo una modella fino a 10 minuti fa ed adesso magicamente "non è momento"? — Giorgio imitò la mia voce. — Hai intenzione di confidarti con noi o di tenerti tutto dentro fino a scoppiare? »

« Sono solo preso male, ragazzi. Tutto qui. »

« Guarda che non c'è niente di male a provare qualcosa. » Disse Paulo.

Non risposi mentre la rabbia si faceva sempre più largo dentro di me, odiavo questa situazione di odio tra noi. Non aveva neanche un minimo di senso tutto questo.

« Dovresti essere sincero con te stesso. — Affermò Giorgio avvicinandosi tentennate a me e mi appoggiò una mano sulla spalla, come per confortarmi. — Abbiamo visto come vi guardavate. »

« Forse è meglio che io torni da Camilla. » Dissi riferendomi alla bionda che stavo baciando fino a poco fa.

Non degani più di uno sguardo i miei amici — che volevano solamente aiutarmi — e tornai al tavolo del privè sedendomi accanto alla bionda.
Eva mi guardò fugacemente mentre parlottava con Gianluigi mentre sorseggiava un drink che aveva ordinato poco fa.
Afferrai il Gin Lemon di fronte a me e lo bevvi tutto di un sorso.

« Leo stai bene? » Mi chiese Camilla mordendosi il labbro inferiore vedendomi alquanto strano.

« Si, si. » Mi voltai verso di lei cercando di non posare gli occhi su Eva — non molto distante da noi — ed abbozzai un sorriso falso.

« Sei sicuro? — Domandò inclinando leggermente la testa. — Posso aiutarti in qualche modo? » Adesso il suo tono era diventato malizioso e mi guardava con occhi vogliosi.

FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora