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« Capri »Pov's Leonardo

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« Capri »
Pov's Leonardo

Guardai Eva davanti a me mentre camminava lungo la stradina di Capri che portava alla nostra spiaggia, si era impegnata tantissimo per organizzare questa vacanza solo per noi e l'apprezzai tantissimo. Il posto era a dir poco favoloso e la sua compagnia rendeva il tutto ancora più perfetto.
Non potei non sorridere guardandola mentre mi mostrava quali erano i nostri lettini ed appoggiava il suo telo sul lettino, sembravano una di quelle coppie sposate da anni che vanno al mare insieme per staccare un po'. Adoravo tutto ciò.

« Allora, amore? Sei silenzioso. Non ti piace? » Domandò un pelo preoccupata mentre si toglieva il pareo per rimanere solo in costume.

« Amore mio è bellissimo tutto. — Mi avvicinai a lei poggiandole una mano sul fianco sinistro. — Davvero, ti sei superata. Non dovevi. »

« Stai zitto, te lo meriti. » Mi rubò un bacio a stampo e poi ci abbracciammo a lungo. Avvolsi le mie braccia attorno al suo esile corpo accarezzandole la schiena e mi sentii l'uomo più fortunato sulla terra. Avevo incontrato così per caso una ragazza che mi aveva letteralmente cambiato la vita, cambiato il mio modo di pensare. Mi aveva fatto innamorare e non c'era niente di più vero.

Mi staccai da lei e mi tolsi la maglietta rimanendo in costume e lei fece lo stesso, mettemmo tutto sotto l'ombrellone e ci spalmammo a vicenda la crema solare.
Potrei sentire gli occhi di qualche persona addosso, non capitava tutti i giorni di ritrovarsi accanto ad un calciatore al mare, però decisi di non darci peso sapendo che sicuramente stasera ci sarebbero stati degli articoli dove mi avrebbero paparazzato.

« Vieni. — Le porsi la mia mano. — Andiamo a fare il bagno. »

Lei sorrise e l'afferrò senza esitare un singolo secondo. Caminammo velocemente sulla sabbia bollente, appena arrivammo sulla riva ci bagnammo prima di piedi — tenendoci sempre per mano.
Poi, senza alcun preavviso, mi spinse in acqua facendomi bagnare tutto.

« Dio, ti odio Eva! » Urlai strofinandomi gli occhi per poi avvicinarmi a lei per prenderla in braccio e buttarla in acqua.

La presi a mo di sposa, camminai un pelo nell'acqua più alta cercando di tenerla ferma nonostante di dimenasse come una pazza facendo qualche urletto. Poi sul mio volto apparse un ghigno malefico e la lasciai cadere in acqua, ripagandola con la stessa moneta.
Appena riemerse mi tirò dei leggeri pugni sul petto facendo la finta arrabbiata.

« Stronzo! Poteva entrarmi l'acqua nel naso! »

« Così impari, stronzetta. » Sorrisi ancora per poi baciarla ed abbracciarla beandomi di quei contatti e di quelle emozioni uniche.

Mi infilai la maglietta a maniche corte nera e mi guardai un'ultima volta allo specchio della camera dell'hotel per vedere come stavo. Decisi di vestirmi in modo molto casual per la cena di stasera sul mare di Capri.
Camminai fino al bagno e mi appoggiai alla porta osservando attentamente la mia fidanzata mentre si finiva di piastrare i capelli. Mi morsi il labbro inferiore guardandola, era perfetta: indossava un vestito rosso con dei piccoli fiorellini che le fasciava perfettamente le forme, non era truccata troppo, giusto un filo di mascara, aveva le guance leggermente arrossate poiché il pomeriggio si era addormentata sotto al sole cocente.

FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora