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« Calma e corto muso »Pov's Leonardo

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« Calma e corto muso »
Pov's Leonardo

Ero sveglio da un po', non riuscivo più ad addormentarmi e, quindi, ne approfittai per ammirare Eva. Teneva la testa sul mio petto mentre dormiva beatamente, le sue labbra erano semiaperte e l'espressione rilassata. Era semplicemente perfetta.
La mia mano destra andò nei suoi capelli, mentre la sinistra le accarezzava la schiena liscia e nuda. Era incredibile l'effetto che aveva su di me, non riuscivo neanche a capacitarmene. E, in quel momento, dopo quella notte, tutto sembrava esser tornato al proprio posto.

Fuori diluviava, le strade di Torino erano completamente bagnate dalla pioggia fortissima ed incessante che rendeva il tutto ancora più magico e tranquillo.
Questo clima mi rilassava da impazzire, anche ad Eva piaceva tanto.

« Mhhh... » Mugolò qualcosa rigirandosi sul mio corpo e piano piano aprì gli occhi svegliandosi.

« Buongiorno amore. » La chiamai "amore", mi venne così spontaneo. E non potei non sorridere.

Lei sorrise immediatamente udendo quella parola e mi stampò un dolce e delicato bacio sulle labbra. « Buongiorno amore mio. »

Ricambiai immediatamente il suo sorriso ed avvolsi il suo corpo al mio abbracciandola sentendo un' improvvisa sensazione di calma e tranquillità diffondersi in me.

« Dormito bene? » Le chiesi.

Eva si tirò un pelo su sorridendomi e fissando i suoi occhi nei miei. « Si, benissimo. Tu? »

« Si, molto. » Le diedi un veloce bacio a stampo. « Fuori diluvia ed oggi pome c'è la partita... Fantastico, no? »

« Cazzo, è oggi? Mi ero completamente dimenticata! Che giorno è oggi? »

« Venti agosto, oggi inizia il campionato. »

« Dio mio, è vero! Contro la Fiorentina qui a Torino! Cazzo, nemmeno ho comprato il biglietto, Giacomo me l'aveva chiesto ed io nemmeno lo ascolta- »

« Tu verrai oggi allo stadio. » Dissi deciso.

« Magari! Il biglietto ormai è andato a farsi fottere... »

« Ti ricordo che se voglio farti avere un biglietto, lo trovo. Non puoi perdere la prima di campionato, soprattutto adesso che ci siamo riappacificati. Se vuoi posso riservarne uno anche per Giacomo. »

« Leo, davvero... Non voglio che- »

« Lo voglio io. Non ti sto comprando o niente di ciò che stavi per dire. Ok? » Poggiai una mano nell'incavo del suo collo e la guardai diritto negli occhioni marroni.

« Ti amo. » Mormorò posando una mano sul mio volto e l'altra sul mio petto nudo.

Quelle parole mi facevano ancora sussultare. "Ti amo", non c'era niente di più bello.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 06, 2022 ⏰

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FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora