12

876 40 8
                                    

« Capitano »Pov's Eva

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

« Capitano »
Pov's Eva

« Dov'è quello stronzo?! Dov'è?! » Sbraitò Alice guardandosi attorno con lo sguardo infuocato dopo averle raccontato della mia litigata in corridoio con Leonardo.

« Ali, basta! Me la vedo io. Non lo cago più, basta. » Risposi provando a calmarla.

« Bastardo. Dopo tutto quello che hai passato non si deve permettere di farti questo. — Mormorò stringendo i pugni. — Ma chi si crede di essere? Non è che se è un calciatore di fama mondiale può- »

« Sono tornato. — Ciro sbucò fuori dal nulla rivolgendomi un sorriso a trentadue denti. — E questo è per te. » Mi porse un bicchiere di Champagne.

Notai Alice alquanto sorpresa e mi guardò come per dirmi "sai già cosa fare."

« Grazie mille. » Riposai gli occhi sull'attaccante del Toro e ricambiai immediatamente il suo sorriso.

« Vi lascio soli! » Parlò la mia migliore amica che corse immediatamente via lasciandomi da sola con l'attaccante — provando a sbollire la sua rabbia nei confronti del 19 bianconero.

« È una fortuna che Benedetta abbia invitato anche voi! — Parlò riferendosi a me ed alle altre e provando a sembrare il meno ubriaco possibile, fallendo miseramente. — Vi state divertendo? »

« Si, si. — Forzai un sorriso. — Hai una casa stupenda. » Risposi guardandomi intorno.

« E non hai ancora visto la veranda! Dai, vieni. Te la faccio vedere. » Mi fece cenno con la testa di seguirlo.

Non sapevo se accettare o meno, in realtà non volevo nemmeno stare con lui. Avevo solo voglia di stare da sola e picchiarmi per essere stata con Leonardo ed avergli aperto il mio cuore nonostante ci conosciamo da così poco.
Poi incrociai il suo sguardo di ghiaccio, era seduto su un divanetto in un angolo della sala con Zaza, Buffon e qualche ragazza.
Serrai la mascella quando vidi la ragazza seduta accanto a lui posargli una mano sul petto e ridere ad una sua battuta. Il sangue mi si gelò quando posò i suoi occhi sulla mia figura, fingendosi impassibile.

« Vieni? » La voce di Ciro mi riportò alla realtà.

« Con piacere. » Così lo seguii allontanandoci da tutta quella gente presente nella villa, sotto di occhi dello juventino.

Percorremmo un corridoio che mi parve infinito, poi giungemmo dinanzi una porta che spalancò. Era una veranda che dava sulla città ed al centro c'era una grandissima piscina idromassaggio super moderna. Mi fece entrare nella stanza e chiuse la porta alle sue spalle.

« Bellissimo. — Affermai sorseggiando lo Champagne che mi aveva offerto poco fa, dandogli le spalle. — Beato te che hai queste cose in cas- — Mi interruppi perché lo vidi, una volta girata, togliersi la camicia bianca e gettarla atterra, rivelando il suo fisico da mozzare il fiato. Deglutii rumorosamente e provai a mantenere la calma. — Che- che fai? » Balbettai come una cogliona. L'unica cosa che volevo per davvero era uscire da quella stanza e stare tra le braccia di quello stronzo di Bonucci, anche se era sbagliato.

FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora