« Lasciami entrare nel tuo mondo »
Pov's EvaPicchiettavo nervosamente il piede per terra mentre lo aspettavo nel luogo dove ci eravamo incontrati la prima volta — quasi 2 mesi fa — quando mi persi nello stadio.
Cercai con tutta me stessa di non ripensare al gol che mi aveva dedicato ad inizio secondo tempo — non me lo sarei mai aspettata. Tutti gli occhi erano puntati su di noi, mettendomi alquanto in soggezione, e lo stadio urlava il suo nome.
Il mio cuore perse qualche battito quando lo vidi infondo al corridoio che camminava lentamente verso di me mentre si sistemava sulla spalla di borsone della Juventus. Si avvicinò piano facendo scorrere i suoi occhi lungo tutta la mia figura.
Nonostante lui fosse da mozzare il fiato, optai per fare la stronza e difficile, non potevo cedergli così.« Ciao. » Borbottò.
« Ciao. »
« Seguimi. » Mi fece cenno con la testa di seguirlo chissà dove.
Iniziai a camminare dietro di lui. « Bonucci mi vuoi dire di cosa mi devi parlare oppur- »
« Bonucci? » Si girò di scatto alzando un sopracciglio. Non si aspettava che lo chiamassi per cognome.
« È il tuo cognome, no? » Incrociai le braccia provando a risultare fredda e distaccata.
« Smettila di fare la stronza, non ti riesce bene con me. Seguimi e basta. » Riprese a camminare con nonchalance.
« Leonardo cazzo. — Alzai un pelo il tono della voce e lo presi per un polso obbligandolo a girarsi verso di me e guardarmi. — Non so cosa cazzo tu abbia in mente, però sappi che non sono una stupida bambina. Tu non puoi piombare dal nulla dopo ben 2 settimane che hai fatto lo stronzo e portarmi chissà dove. No! Non ti permetto di trattarmi così, cazzo! — Gli puntai il dito contro e mi maledii per aver alzato troppo il i toni. — Non- non puoi prenderti gioco di me così. » Balbettai incastrando i miei occhi nei suoi ed abbassando la voce.
« Io? Io mi prendo gioco di te, Eva? Ma stai scherzando? — Stavolta era lui quello che urlava e che mi fissava incredulo. — Dopo avermi baciato sei scappata letteralmente, facendomi sentire un coglione! »
« La tua scenetta nel privè te la sei già dimenticato? — Ringhiai. — In bagno eri a due millimetri da me e poi ti stavi letteralmente scopando una davanti ai miei occhi. Quindi si! Sei tu quello che si prende gioco di me qui. » Colpito ed affondato.
« Non è significato niente! » Esordì quasi esasperato.
« Esatto, quindi perché dovrei perdere tempo con te? A te non frega niente di nessuno! Perché cazzo mi hai dedicato quel gol? Per passare una notte con me e poi trattarmi come se fossi spazzatu- »
Le mie parole vennero interrotte dalle labbra del calciatore che si posarono velocemente sulle mie, shoccandomi totalmente. Ci misi qualche secondo per capire cosa stesse succedendo veramente: Leonardo teneva le mani sul mio collo mentre faceva combaciare le nostre labbra assicurandosi che non scappassi nuovamente da lui.
Dopo qualche secondo ci staccammo lentamente e lo il guardai negli occhi, sentendo il mio stomaco contrarsi ed il mio corpo travolto da brividi e scariche elettriche.
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FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCI
FanfictionEra il 6 gennaio 2016, si svolgeva la diciottesima giornata del campionato di serie A e la Juventus era impegnata in un match in casa contro l'Hellas Verona. La partita finì 3 a 0 per la Vecchia Signora, con gli incredibili gol di Dybala, Bonucci e...