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« Nuovo amico »Pov's Eva

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« Nuovo amico »
Pov's Eva

Guardai Leonardo darmi le spalle arrabbiato più che mai e rientrare nella struttura lasciandomi col la bocca spalancata nel parcheggio.
Le sue parole mi facevano male, molto male e la cosa che odiavo è che forse un po' di ragione ce l'aveva anche lui.

« Qualcosa mi dice che la "E" alla quale si riferiva prima Bonucci sei tu... » Disse Romano avvicinandosi tentennante a me.

Roteai gli occhi per poi sbuffare rumorosamente. Odiavo da impazzire questa situazione e non avevo neanche la voglia di parlarne.

« Preferirei non parlane, Romano, scusami. » Mi avviai in macchina e tirai un grande e profondo respiro per provare a calmarmi in tutti i modi. È stato uno sbaglio accompagnare Romano qui, lo sapevo. C'era una vocina dentro di me che mi diceva che avrei rivisto Leonardo e così è stato. E non ha portato a nulla di buono.

« Allora... — Iniziò entrando in auto ed allacciandosi la cintura. — Ti riporto indietro, ok? Poi, non so, se invece hai voglia di mangiare qualcosa per alzarti un po' il morale potremmo- »

« Va bene. » Accettai immediatamente senza neanche pensarci su due volte.

« Davvero? » Chiese sorpreso.

« Si. Piangere su Leonardo non porterà a niente, portami da qualche parte. Devo distrarmi. » Gli sorrisi timidamente.

Lui ricambiò il mio gesto e partimmo.
Romano era un bel ragazzo, molto diverso dal mio Leo, ma molto bello lo stesso. I suoi capelli erano biondi ed i suoi occhi tendevano al verde scuro. Alto, imponente ed aveva qualche tatuaggio sulle braccia, non molti. Ipotizzai che avesse giusto qualche anno in più di me, circa sui 25.

« Parlami un po' di te, Eva. — La sua voce mi portò alla realtà. — Alla fine so ben poco, vuoi diventare una giornalista e sei l'ex di Bonucci. »

« Beh, c'è poco da sapere in realtà... Sono Torinese, adesso sto facendo l'università e studio scienze della comunicazione e per guadagnarmi qualcosa lavoro in un bar poco lontano dallo stadio. Tu piuttosto? Sicuramente sei più interessante di me. »

Così parlammo per tutto il tragitto e arrivai alla conclusione che era proprio un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle. Mi diede proprio una bella impressione.
Romano parcheggio la sua macchina nel parcheggio del ristorante che aveva scelto, ormai erano le 19 passate e ci stava venendo una certa fame. Optò per un ristorante quasi in centro che faceva di tutto. Ci sedemmo e chiacchierammo come due amici che si conoscevano da una vita.
Passai proprio una bella e piacevole serata.

Romano mi riaccompagnò davanti l'ufficio, nel parcheggio, dove avevo lasciato l'auto nel pomeriggio. Quando ero ancora tranquilla ed ignara di tutto ciò che Dio aveva in serbo per me nelle ore successive.

« È stato un piacere conoscerti, davvero. Una bella sorpresa. » Disse guardandomi prima che scendessi.

« Già, grazie di tutto, davvero. » Gli posai una mano sul braccio e mi allungai per stampargli un bacio sulla guancia in modo amichevole.

Lui sorrise al mio gesto. « Se vuoi ti do il mio numero. »

« Si, con piacere. » Non avrebbe fatto male avere un amico in più.

Gli allungai il mio cellulare e digitò con velocità il suo numero salvandolo tra i contatti con "Romano." Lo ripresi e feci la stessa cosa con suo, gli diedi anche io il mio.

« Ciao, grazie mille di tutto. » Lo salutai un'ultima volta e scesi raggiugnendo la mia macchina.

Salii ed il mio telefono squillò, risposi immediatamente alla mia migliore amica Alice, misi in viva voce e guidai verso la mia abitazione.

« Ehi, Ali. Dimmi. »

« Da quand'è che non mi dici più le cose? Amo? Sei pazza? » Esordì agitata.

« Ali che stai a dì? Non ho fatto- »

« Hai letto LoveGossip.org.it? »

« LoveGoss- cosa? »

« C'è una tua foto! Dove sei al ristorante con un ragazzo che non avevo mai visto prima! Una tua foto Eva! E dicono che tu, nonché ex di Bonucci, lo abbia già rimpiazzato con questo! »

« Ali ma che cazzo dici? L'ho conosciuto oggi, te l'avrei detto domani mattina appena ci saremmo viste! L'ho conosciuto per quella roba de giornalismo. »

« E andate già a cena fuori? »

« Abbiamo solo parlato. In poche parole il capo mi ha detto di accompagnarlo oggi ad una conferenza stampa. Solo che era allo Juventus Center e ho visto Leonardo. Ci sono rimasta di merda perché abbiamo litigato, Romano se n'è accorto e allora- »

« Aspetta, aspetta, aspetta. Frena! Si chiama Romano? Ma che nome di merda è? »

« Lo so! — Risi. — In effetti fa un po' cagare. Comunque dovevo semplicemente distarmi, stare a casa nel letto a pensare a Lei non avrebbe aiutato...
»

« Si, hai fatto bene. Fatto sta che adesso tutti pensano che tu stia già con un altro. »

« Una cosa che mi ha insegnato Leo è che devi lasciarli parlare. Non sanno nulla in verità. »

Una volta rientrata a casa mi buttai a peso morto sul letto e, senza nemmeno farlo apposta, stavano trasmettendo su RaiSport la conferenza stampa di oggi. La riguardai e, risentendo le parole del mio 19, mi scese una lacrima solitaria che rigò il mio volto. Volevo solo che mi stringesse tra le braccia dicendomi che era tutto ok e che questa montagna russa degli ultimi mesi era giunta al termine.
Fu una serata assai monotona, fin troppo. Fino a quando lo schermo del mio cellulare si illuminò a causa di un messaggio. Era Giorgio.

Ehi Eva, domani vuoi venire a
prendere un caffè?
Dovrei parlarti.
22:57

Rimasi alquanto sorpresa dai suoi messaggi. Pensai immediatamente a Leonardo e che sicuramente voleva parlarmi della situazione complicata con il suo migliore amico.

Ehi Chiello.
Certo, dimmi orario e luogo e sarò lì.
23:00

FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora