Claudio Marchisio

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« Alice e Claudio »Pov'sAlice

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« Alice e Claudio »
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Eva non la smetteva di urlare il nome del ex ragazzo Leo e tra la sua voce e la musica non sapevo che cosa mi stesse di più rompendo i timpani.

« Ho bisogno di prendere una boccata d'aria. — Dissi a Benedetta ed a Celina sedute accanto a me. — La tenete d'occhio voi? » Feci cenno con la testa verso la mia migliore amica.

« Si, vai pure. »

« Grazie ragazze. » Così mi alzai dal divanetto guardando in modo fugace Claudio e mi avviai verso la terrazza della discoteca che dava su Torino.

Mi portai una sigaretta alla bocca, l'accesi e ne approfittai per ammirare il paesaggio.
Non sapevo se il centrocampista bianconero avesse capito le mie intenzioni con quello sguardo... Ma, in poche parole, volevo che lui venisse lì e mi baciasse, ancora.
Era iniziato tutto una sera in discoteca, dopo la vittoria della Juve sulla Lazio, ci eravamo baciati da ubriachi e spesso finivamo per pomiciare nei bagni delle discoteche e dei locali in questo genere di serate.
Claudio era così bello, affascinate da mozzare il fiato, intelligente e poi mi faceva ridere. Claudio era simpatico ed ogni volta mi faceva sbellicare dalle risate.
Mio papà mi diceva sempre "io ho fatto innamorare tua madre con delle stupide battute" e mia mamma mi rispondeva dicendomi che, se un ragazzo mi faceva sorridere e divertire così, era la fine.

« Non hai freddo? » Domandò la sua voce alle mie spalle.

Mi aveva seguita.

Trattenni un sorriso e mi voltai lentamente verso di lui facendo un altro tiro dalla mia sigaretta. « Siamo a luglio e c'è un caldo che fa sciogliere le pietre. Perché mai dovrei avere freddo? » Alzai un sopracciglio.

« 1 a 0 per te. Ho fatto una domanda stupida, perdonami. » Rispose avvicinandosi tentennando un po'.

Io restai ad osservarlo, immobile e muta.
I suoi occhi azzurri scorrevano lungo tutta la mia figura e pregai Dio che mi baciasse con tutta la foga del mondo per poi chiedermi di andare via con lui per passare la notte insieme.

« A cosa stai pensando? » Chiese incastrando i suoi occhi nei miei.

« Niente, Marchisio, niente. » Scossi la testa provando a scacciare quei pensieri poco casti dalla mia mente.

« Marchisio? — Alzò le sopracciglia sorpreso. — Mi chiami anche per cognome adesso? » Rise appena sfoderando il suo sorriso perfetto.

« Mi andava... » Mormorai ed abbassai lo sguardo sulle sue labbra che morivo dalla voglia di sentire di nuovo sulle mie.

Feci uno degli ultimi tiri dalla mia sigaretta per provare a distrarmi ed aspirai profondamente il fumo nei miei polmoni.

« Passami il fumo dalla bocca. » Serrò la mascella e potei notare il suo sguardo cambiare, stavolta era più serio e seducente.

FINO ALLA FINE | LEONARDO BONUCCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora