Hellishly Angelic || jjk || traduzione italiana

Capitolo quindici

"Ora stiamo atterrando all'aeroporto
internazionale di Jeju. Per favore,
rimanete ai vostri posti fino a nuovo avviso."

Sbadiglio, svegliandomi da un
pisolino. Guardo Haru che si sta
aggiustando i capelli, poi guardo la
bottiglia di succo di mela. Restano
pochi sorsi.

"Ti è piaciuto il tuo succo di mela?" le
chiedo e lei sorride.

"Sì, l'ho fatto, grazie mille," ridacchia.
Sembra essere di umore migliore di
prima, portandomi un sorriso in faccia.

Mi guarda per un momento, strizzando gli occhi. "Apetta un minuto."

"Ti sei appena reso conto di quanto
sono bello?" Mi passo drammaticamente le dita tra i capelli.

I suoi occhi si spalancano. "Ti sei tinto i capelli di nero?"

"Wow te ne sei accorta davvero?"
chiedo ridendo.

"Sono stato così colta alla sprovvista
stamattina che non me ne sono
nemmeno resa conto"

"Come sembra?"

Inclina la testa."Sembra buono. Penso
che mi piaccia più del rosso."

"Sì, anch'io. È stato bello finché è
durato, ma..." Faccio una pausa.
Oh no.

Un dolore lancinante stringe il mio
stomaco, facendomi stringere il pugno
su di esso. Haru si avvicina a me, le
sopracciglia che si uniscono.
"Jungkook? Stai bene?"

Un suono teso esce dalla mia bocca
mentre cerco di slacciare la cintura di
sicurezza.

"Jungkook? Jungkook cosa c'è che
non va?" chiede Haru, il panico le
increspa la voce. Mi afferra il braccio
mentre mi alzo, punti neri che
ricoprono la mia vista.

Non dico niente e corro in bagno.
Sento un'assistente di volo che mi dice
di sedermi, ma non ascolto. Apro la
porta e la chiudo a chiave, sentendomi
sobbalzare lo stomaco. I punti neri
iniziano lentamente a scomparire
mentre conati di vomito nel gabinetto.

Goccioline rosse mi escono dalla
bocca, mi fa male lo stomaco. Una
tosse mi fa strada attraverso la gola,
facendo uscire altri granelli di sangue.
Tiro lo sciacquone e mi alzo in piedi, tutto il mio corpo tremante.

Mi sciacquo la bocca, le lacrime
cadono nel lavandino. Chiudo l'acqua
e mi asciugo le lacrime con mani
tremanti, ma continuano ad arrivare. I
miei respiri escono tremolanti e irregolari.

Cerco di rallentare il mio respiro
rapido, facendo respiri profondi e lenti dentro e fuori. Forza amico. Continua ad andare avanti. Tutto andrà bene.

Dopo essermi calmato, apro la porta
del bagno. Vedo Haru con confusione e terrore ricoprirle il viso. Prende
fermamente le mie mani nelle sue,
"Cosa ti è successo?!"

"Ho appena vomitato. Mi sento male
facilmente sugli aeroplani", mento,
cercando di mantenere la mia voce il
più ferma possibile.

"Smettila di mentire, Jungkook.
Dimmi solo la verità. Che ti è successo?" Noto la sua voce vacillare e
sento un groppo in gola.

"Haru, sono stato malato di recente,
okay? Non è niente di grave."

"So che stai mentendo Jungkook,
dimmi solo la verità così posso
smettere di preoccuparmi per te." Si
ferma prima di dire: "Per favore". Esce teso e una lacrima le scorre lungo la guancia.

Non posso dirglielo. Non posso.

Fisso i suoi occhi pieni di
preoccupazione e scintillanti prima di
sbuffare. "Park Haru."comincio,
stringendole più forte le mani. "Te lo
prometto, non sono malato come
pensi che sia. Starò bene e tutto andrà
meglio. Lo prometto." Il mio cuore si
spezza, sapendo che ho appena detto
la più grande bugia alla persona più preziosa nella mia vita.

Mi fissa per un momento prima di
lasciare andare le mie mani, la sua
compostezza si allenta. "Bene, ti
credo. Ma se dovesse succedere
qualcos'altro, ti porterò in ospedale.
Nessuna scusa."

Asciugo le sue lacrime, allontanando
le mie. "Andiamo ora, va bene? Non
preoccuparti più per me."

Lei annuisce e inizia a camminare
davanti a me. Sono così, così dispiaciuto.

Buonasera!
Come state?

Io stressata per lo studio ma dettagli...avere qualche sospetto su quello che sta accadendo al nostro Jungkook?

Spero vi sia piaciuto.

Al prossimo capitolo 💜