Capitolo diciassette

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Luci rosse. Ambulanze. Panico.
Monitor cardiaci. Lacrime. Dolore.

E orrore. Orrore completo e totale.

Provo a chiamare il suo nome, ma non succede nulla. Cerco di allungare la mano e prendere la sua mano nella
mia, ma non riesco a muovermi. Sono
paralizzato.

I medici si precipitano intorno a lui in
modo confuso, attaccandogli ogni
possibile macchina, perforandogli la
pelle con aghi; lui sta solo li.

Non si muove. Non parla. Niente.

Non respira.

I suoi occhi una volta stellati ora sono
vitrei mentre fissa l'abisso. Le sue
labbra rosa un tempo morbide ora
sono secche e screpolate, goccioline di
sangue le ricoprono.

Il suono del cardiofrequenzimetro
risuona nell'aria.

Bip bip bip bip bip bip bip bip bip.

Emette un segnale acustico sempre
più veloce, finché non lo fa più ; tutto ciò che resta è un unico, lungo, lento,
terribile suono.

Significa la fine di un'altra anima.

Il suo petto non si alza e non si
abbassa come una volta. I suoi occhi
non brillano come una volta. Le sue
labbra non si curvano in un sorriso
come una volta. Le sue mani non
creano capolavori come una volta.

Non avrò mai più la sua presenza
intorno a me, se n'è andato. Per
sempre.

Finalmente riesco a pronunciare il suo nome.

"JUNGKOOK!"












Buonasera!
Come state?

Lo so lo so lo so,questo capitolo è brevissimo e giuro che capirete non andare in panico🙃

Spero vi sia piaciuto.

Al prossimo capitolo 💜

Hellishly Angelic || jjk || traduzione italiana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora