Capitolo trentaquattro

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Punto di vista di Jungkook

Esco dal ristorante, canticchiando. Mi
fermo sui miei passi, sentendo un
rumore. Sembra che qualcuno stia
piangendo. Cammino alla mia sinistra, avvicinandomi al suono quando mi rendo conto...

Haru-

Corro di lato al ristorante e quello che
vedo mi fa battere il cuore.

Senza pensare, gli corro incontro e lo
strappo via da Haru. L'odore di alcol si diffonde da lui mentre gli tiro un
pugno alla mascella.

Inciampa all'indietro, ma indietreggia
e fa oscillare la gamba nel mio
stomaco, facendomi cadere con forza
sulla schiena.

Sento il sapore del ferro in gola. No,
per favore, non ora.

Cerco di rimettermi a sedere, ma lui
lancia un sasso verso di me, colpendomi la guancia. Sibilo per il
dolore, ma mi costringo ad alzarmi.

"Jungkook!" grida Haru, correndo
verso di me.

I miei occhi si spalancano quando
vedo il ragazzo girare la testa verso di
lei.

Grido: " No! Haru non..."

L'uomo la spinge forte, facendola
cadere all'indietro. "HARU!"

Adesso sento la rabbia scorrere nelle mie vene mentre mi alzo. Fermalo, Jungkook. È ubriaco. Tu non lo sei.

Corro verso di lui, facendolo cadere a
terra. Mi metto a cavalcioni su di lui.
tenendogli le braccia abbassate. "Chi
sei?" Mormoro a denti stretti, dandogli un pugno alla mascella.

Il sapore del ferro mi riempie di nuovo la gola.

Vedo un lampo di terrore scorrere sul
suo viso mentre stringo la presa su di
lui." Chi sei?" chiedo di nuovo,
praticamente ringhiando.

Il suo viso si contorce in uno sguardo
di orrore, il sangue che gli scorre lungo il viso. "P-Per favore, lasciami andare. Non la disturberò più."

"Meglio di no. Sii grato che ti lascio
andare con braccia e gambe che
funzionano."

Lo rilascio dalla mia presa e lui si
arrampica indietro, alzandosi in piedi e scappando. Sbuffo, quando tutto ad
un tratto sento lo stomaco piegarsi. Mi
giro e tossisco, assicurandomi che
Haru non veda nulla.

Mi giro rapidamente verso di lei, uno
sguardo spaventato che le ricopre il
viso pallido e macchiato di lacrime
mentre si siede accasciata contro il
muro.

Mi chino e la prendo subito tra le mie
braccia mentre inizia a singhiozzare. Il
suo piccolo corpo trema nel mio.
"Sono così, così dispiaciuto per averti
lasciata qui Haru. Avrei dovuto..." un
groppo in gola, le lacrime che mi
scendono dagli occhi. "Sono così
dispiaciuto."

Si gira e alza lo sguardo"Jungkook,
sei ferito"dice, il dolore che le copre
la voce.

Le sollevo il mento, tenendole l'altro
braccio intorno. "Non preoccuparti per me. Cosa ti ha fatto? Ti sei fatta male?"

Scuote la testa,"No, non sono ferita
gravemente", le lacrime continuano a
rigarle il viso. "Non è stato in grado di
fare niente di male perché sei venuto."
I suoi capelli sono stati scompigliati,
una delle cinghie del suo vestito le
pende dalla spalla. Segni
viola-bluastre le punteggiano il collo e la clavicola, facendomi infuriare ancora più di prima.

La tiro indietro nel mio abbraccio.

"Va tutto bene, Haru. Sono qui ora.
Sarò sempre qui."










Buonasera!
Come state?

Jungkook è arrivato in tempo!

Spero vi sia piaciuto.

Al prossimo capitolo 💜

Hellishly Angelic || jjk || traduzione italiana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora