Capitolo undici

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Punto di vista di Haru

Apro gli occhi, sentendo subito la testa dolorante per il malditesta. I postumi di una sbornia non sembrano così male, ma una volta che ne hai uno, è immediatamente la cosa peggiore del mondo. Strizzo gli occhi mentre i raggi del sole brillano sul mio viso. Mi rannicchio nelle lenzuola blu,
facendomi una barriera protettiva dal
freddo. Non ricordo di essere tornata a casa ieri sera.

Aspetta.

Lenzuola blu? Ma le mie lenzuola sono bianche.

Sussulto dritta, diventando frenetica.
"Dove sono?" sussurro tra me e me, alzandomi lentamente dal letto.

Poi mi fermo con orrore. "Oh mio Dio
sono stata rapita?!"

Perché ho bevuto così tanto la scorsa
notte al punto da perdere completamente i sensi?! O forse...forse il mio rapitore mi ha messo fuori
combattimento prima che potessi
difendermi!

Prima di poter raccogliere
completamente i miei pensieri, sento
dei passi fuori dalla porta. Mi blocco.
La maniglia della porta inizia
lentamente a girare e io afferro la cosa
più vicina a me, che sembra essere una scatola di fazzoletti, per difendermi.

La porta si apre e comincio subito a
colpire il rapitore con la scatola.
"Prendi questo idiota!" urlo,
colpendolo ripetutamente.

"OW CHE CAZZO-Haru cosa stai
facendo?!"

Mi fermo, riconoscendo la sua voce.
"Oh...Seokjin?" Beh, immagino che
questo mi renda la persona più
stupida del mondo, non è vero.

"Pensavo di essere stato rapita..."

Aggrotta le sopracciglia. "Pensavi di
essere stato rapita?! Haru oh mio Dio."

"Mi dispiace! Non volevo, non sapevo
che fossi tu-"

"Se si tratta di un rapitore, allora
dovresti prendere l'oggetto più
pesante accanto a te, schiaffeggiarlo
finché non perde i sensi e poi
scappare. A meno che non ci siano più
persone. Allora probabilmente
moriresti."

Lo guardo, sbalordita. "Seokjin. Che
diavolo."

"Va bene qualunque cosa, ora sai che
non sei stata rapita. Questa è la casa di Taehyung. Comunque sono venuto qui per chiederti se avevi il dentifricio con te?"

Faccio spallucce, ancora non riesco a
capire cosa sia appena successo.
"Sono abbastanza sicura che ce ne sia in bagno."

Mi fa un piccolo cenno del capo:
"Va bene, grazie". Comincia ad uscire, ma si ferma sulla soglia. "Oh, a proposito,"sorride, il piercing sulla lingua che luccica, "Jungkook ha preparato la colazione. Dovresti venire presto a mangiare." Mi fa l'occhiolino prima di partire.

Mi passo le dita tra i capelli,
sospirando. Cosa penserebbe mia
madre se sapesse che sono l'unica
ragazza in una casa con sette ragazzi?

Dalle loro apparenze, sembrerebbe
che facessi parte di una banda. Ma se
hai davvero avuto modo di conoscerli
come me, allora sono letteralmente
innocui come farfalle.

Per descrivere ognuno di loro direi
mochi, minuscolo, fossette,
coniglietto, sole, spalle e sorriso
rettangolare. Non proprio cose che
assoceresti a un gruppo di ragazzi sexy
tatuati, ma comunque.

Hellishly Angelic || jjk || traduzione italiana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora