Capitolo diciotto

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Sussulto.

Il cuore mi batte nel petto e il respiro è pesante. Le lacrime rigano il mio viso mentre crollo, leggeri singhiozzi che sfuggono alla mia bocca.

Non riesco nemmeno a fermarmi
anche se noto che Jungkook si è svegliato. Immediatamente si alza e si precipita verso di me, uno sguardo preoccupato sul viso. "Haru! Oh mio Dio cosa c'è che non va?" Si inginocchia vicino al letto, prendendo le mie mani tremanti nelle sue.

"Il-" Un altro singhiozzo scappa dalla
mia bocca.

"Haru." si alza e si siede accanto a me,
muovendo le mani per accarezzarmi il
viso, "Va tutto bene, starai bene." asciuga le mie lacrime, avvolgendomi
con un braccio e tirandomi nel suo
petto.

Una sensazione di sicurezza mi
avvolge e sembra che nulla al mondo
possa farmi del male. È come se fossi
nella stiva di un angelo.

Punto di vista di Jungkook

"Ho avuto un incubo" borbotta,
tirando su col naso.

"Hai avuto un incubo?" La sfrego sulla
schiena in cerchio, la mia guancia
premuta contro i suoi morbidi capelli.

Alza la testa, ma tengo le mie
braccia intorno a lei. Nonostante la
situazione, non posso fare a meno di
notare i suoi occhi gonfi e i suoi capelli disordinati.

Sembra così dannatamente carina.

Un sorriso mi strappa le labbra. "Va
tutto bene, è stato solo un incubo."

Ma la sua espressione non cambia.
Sembra preoccupata...inorridita. Le
sue sopracciglia sono unite e i suoi
respiri escono tremanti.

Ogni forma di sorriso mi lava via dal
viso, la preoccupazione riprende il
sopravvento. "Haru?"

"Jungkook," la sua voce esce tesa e
tremante mentre le lacrime iniziano di
nuovo a scivolarle fuori dagli occhi.

"Si?" Haru, per favore non piangere.
Per favore.

"Ho avuto un incubo che tu eri malato
e tu-tu.." scoppia di nuovo in lacrime,
le lacrime hanno iniziato ad offuscare
la mia vista.

"Sei morto."

La porto di nuovo nel mio petto
mentre singhiozza. Cerco di darle il
più caloroso abbraccio nella speranza
che smetta di piangere, che dimentichi di tutto o del suo sogno.

"Va tutto bene, sono qui. Non piangere Haru, per favore non piangere." Sento le lacrime rigarmi il viso, ma le asciugo velocemente prima che lei possa vederle.

Lei mi guarda, le guance macchiate di
lacrime."Jungkook, per favore dimmi
che starai bene. Non mentire solo per
farmi sentire meglio. Fa... fa più male
che bene."

Deglutisco, sbattendo le palpebre e cacciando le lacrime che mi sgorgano dagli occhi. "Haru, cosa ti ho detto sull'aereo?" Metto delicatamente una mano sulla sua spalla e uso l'altra per prenderle il viso. "Starò bene."

Le asciugo le lacrime dalle guance.
"Vai a lavarti la faccia ora, va bene?
Arrivo subito."

Lei annuisce lentamente e si alza,
dirigendosi verso il bagno. Appena
sento la serratura della porta, sprofondo, non riesco più a trattenere
le lacrime.

Non capisco perché questo debba
succedere a me. Di tutte le persone,
sono io quello che deve affrontare le
conseguenze.

Forse è... forse è quello che ottengo
per quello che ho fatto a mio padre.

I miei pensieri si interrompono
quando sento squillare il mio telefono.
È Jimin. Rispondo e la sua faccia
riempie l'area del mio schermo.
"Jungkookie! Come stai?"

"Hyung"la mia voce si spezza.

Il suo viso si deforma in uno sguardo di confusione e preoccupazione.
"Ehi. stai bene Kook? Cosa c'è che non va?

Prima di dire qualcosa, sento la voce di qualcun altro. "Jungkook-ah!"È
Yoongi. Il suo viso appare nel campo
visivo della telecamera. "Woah amico,
cosa c'è che non va? Stavi piangendo?"

Una lacrima mi scende in grembo. "Lo
scoprirà. Lo saprà, prima o poi. E
quando lo farà, sarà distrutta. Rotta in
un modo in cui nessuno può
aggiustarla."











Buonasera!
Come state?

Vi avevo detto di non impanicarvi anche se questo capitolo non vi consolerà di certo...chissà che nasconde Jungkook

Spero vi sia piaciuto.

Al prossimo capitolo 💜

Hellishly Angelic || jjk || traduzione italiana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora