40|colpa del destino|

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È ormai una settimana che la notizia della sospensione di Samantha vaga per il campus. Non ne conosco bene i motivi ma, la gente parla e i gossip girano. Secondo fonti abbastanza certe, (le cheerleader) il preside ha sospeso Samantha per i restanti tre mesi scolastici, dandole l'opportunità di svolgere un recupero e degli esami estivi per poter accedere al prossimo anno.

Mi dicevano che il karma è una puttana, ne sarà valsa la pena?

Scendo a passo felpato le scale del dormitorio, salutando Stuart come sempre che mi sorride felice, e mi dirigo verso il grande campo da baseball dove stanno facendo allenamento di primo pomeriggio.
Mi arrampico sugli spalti, essendo notevolmente imbranata, e mi faccio spazio tra la gente per trovare uno spazio libero su cui sedermi.
Mi trovo in cima a tutto, dove da qui posso vedere le poche ragazze che mormorano fra di loro su quanto siano belli i ragazzi che ci sono in campo, e soprattutto osservare tranquillamente ogni movimento che fa il mio ragazzo, ormai da una settimana, Vinnie.

Sono gelosa, ho bisogno di controllarlo.

Quando Vinnie alza lo sguardo sugli spalti e nota la mia figura in alto mi fa un piccolo occhiolino, uno di quelli che mi fanno girare la testa, quelli che non mi fanno reggere in piedi.
Le ragazze sugli spalti più giù iniziano a ridacchiare credendo fosse riferito a loro, questo non fa altro che aumentare il mio livello di possessività verso Vinnie, che deve rimanere tutto per me.
Sorrido come un'ebete quando analizzo attentamente la sua uniforme:

I colori della PCA sono il giallo ocra, il bordeaux e il bianco, per questo le uniformi assumono questi colori

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I colori della PCA sono il giallo ocra, il bordeaux e il bianco, per questo le uniformi assumono questi colori.
Vinnie, così come il resto dei giocatori in campo, ha una camicetta bianca con il nome della squadra e il suo numero, il 14; un pantalone del medesimo colore stretto da una cinta nera; un cappellino da baseball e un guantone sulla destra; per concludere, le sue braccia sono coperte da fasce per protezione.
Vinnie inizia a correre elegantemente, lasciando che i miei occhi cadano sulle sue gambe e sul rigonfiamento che si può notare a causa di quei pantaloni così dannatamente stretti, che non fanno altro che alimentare la mia mentre perversa con giochetti e filmini mentali.

Aspetto solo che diventino realtà, Vinnie.

Batto le mani entusiasta dopo il lancio perfetto di Vinnie, non credevo fosse davvero così bravo in questo sport.
Al fine degli allenamenti mi appresto a scendere da quegli enormi spalti e correre da lui, che sembra impegnato a scambiare qualche parola con il suo coach.
Corro lungo il campo da baseball, attirando l'attenzione degli altri giocatori e dei presenti sulla scalinata, ma poco mi importa perché in pochi secondi stritolo Vinnie, abbracciandolo da dietro e posando la guancia contro la sua schiena.

«Vinnie!» grido. Mi è mancato tantissimo!
«Salve, scusi per l'invasione di campo!» mi giustifico con il coach, nascondendomi dietro la grossa schiena del mio ragazzo e beandomi delle sue carezze mentre mi circonda la spalla con un braccio.
«hey piccola, che ci fai qui?» chiede dolcemente.
«mi mancavi» circondo il suo collo con le braccia e poso un timido bacio sulla sua guancia.

Il mio angelo oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora