26 |Sei un egoista del cazzo.|

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Quindici giorni lontana da Vinnie mi hanno riportato la pace interiore. É come se da un momento all'altro fosse fiorita dinuovo la vecchia Chloe, quella ragazza che lontana dai guai è una persona migiore e, non vorrei dirlo mai quel guaio è proprio Vinnie.
In questo spacco di tempo che sto vivendo lontano da lui, ho seguito lo studio senza lasciarmi distrarre da nessuno. Ho svolto molte verifiche scritte con risultati ottimi e adesso non mi resta che preparare le ultime interrogazioni che mi sono rimaste prima di finire finalmente il primo semestre. Siamo agli inizi di dicembre e non vedo l'ora di darmi una pausa scolastica e andare chissá dove per le vacanze Ntalizie.

Ho visto Jake più volte a settimana questo mese, abbiamo passato molto più tempo insieme e la cosa non mi é dispiaciuta, sono sollevata dal fatto di non vedere più Vinnie altrimenti mi sentirei in colpa.
Parlando proprio di lui invece, l'ho visto in giro con Samantha e altre ragazze che non hanno alcuna importanza per lui o, almeno credo.
Posso solo immaginare quanto si sia divertito con la rossa senza di me e il solo pensiero mi da un pizzico di fastidio. Li vedo molto affiatati ma, come dargli torto, lo sono sempre stati fin dalla prima volte che li ho visti.
Farò meglio a pensare a me stessa perché pensare a lui non serve a nulla.
G:"voi che farete per le vacanze natalizie?" Ci chiede Gemma sorridente mentre pranziamo in mensa con del cibo schifoso preparato dalla cuoca di questo campus.

Per gli ultimi quindici giorni, metà campus non ha fatto altro che parlare del bacio che c'è stato tra Vinnie e Gemma che, proprio quest'ultima ha fatto si che lo venissero a sapere tutti, suscitando così gelosia da parte di Samantha che le ha rinfacciato molte volte che è stato solo uno stupido obbligo che non vale niente.
N:"Ancora non so niente, sto affrettando le cose ma vorrei tanto passare il Natale con Ryan..." Ridacchia Nailea dal nervoso, facendomi tornare alla realtà.
N:"Tu, Chloe?" Prendo una forchettata di pasta in bianco mentre alzo gli occhi al cielo per pensarci su.
Tu:"Sempre il solito, Natale con la mia famiglia, quella di Jake e del ragazzo di mia sorella." Sbuffo passandomi una mano fra i lunghi capelli biondi. Il mio Natale è così da anni ormai e non mi aspetto che migliori, mi piace così com'è. Ormai è una tradizione di famiglia passarlo in questo modo.

G:"Anche io di solito lo passo in famiglia ma è così noioso, vorrei farmi tanto una vacanza con qualche mio amico magari." Dice annoiata, imitando la mia espressione sbuffata.
M:"Hey ragazze!" Ci voltiamo tutte notando la possente figura di Mark sedersi al nostro tavolo che ha appena interrotto il nostro discorso.
Le ragazze lo salutando sorridendo ed io ridacchio quando mi bacia dolcemente la guancia.
Tu:"Tutto bene?" Gli sorrido dolcemente e lui ricambia.
M:"Molto bene e a te?" Ridacchia.
Tu:"Mai come ora, sto benissimo." Sorrido soddisfatta per poi continuare.
Tu:"Come va con quel ragazzo?"

Gli pizzico il braccio facendolo lamentare dal dolore mentre le ragazze ci guardano confuse. So molte più cose di loro riguardo Mark.
M:"Finalmente ho preso il coraggio di chiedergli di uscire, non so se sia etero ma ha comunque accettato." Dice con un grande sorrisone.
Tu:"Sono contenta." Mi sorride prima che le ragazze ci interrompessero ancora.
N:"Mark cosa farai per Natale?" Ecco che Nailea inizia ancora questo discorso.
Mark ci pensa un po' su per poi rispondere.
M:"Torno dai miei, forse." Dice prima di mettere in bocca un pezzettino del suo cibo, finendo così la conversazione.
***

È pomeriggio inoltrato ormai, il sole è già calato da un'oretta circa ed io ho appuntamento con Jake al parcheggio. Passeremo del tempo insieme anche stasera perché a causa delle sue partite, nei prossimi giorni sarà più difficile vederci.
Mi accerto di avere in tasca il mio iphone per poi uscire dal dormitorio e avviarmi verso la mia destinazione.
Ho indosso per l'occasione, un vestito nero aderente che fa intravedere le mie forme e poi, ho lasciato i capelli lisci lungo le mie spalle.
I tacchi alti a spillo fanno un leggero rumore sull'asfalto presente qui.
Sorrido quando vedo la macchina nera del mio ragazzo, parcheggiata in bella vista contro il muro.
Con la coda dell'occhio riconosco che, a pochi metri da noi è parcheggiata l'unica e sola macchina gialla di Vinnie e spostando lo sguardo verso di essa, mi rendo conto che non è vuota.

Il mio angelo oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora