50|the last summer|

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Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
William Shakespeare

Mancavano pochi giorni a settembre, nessuno di noi due era pronto a tornare alla normalità, cioè l'inverno, il freddo e il college.
D'altronde, Vinnie era ormai certo della sua decisione di completare il suo ultimo anno prima della laurea con gli studi da casa mentre, si dedicava a ciò che davvero gli interessava, le auto.
Quella sera decidemmo che qualcosa di divertente con i nostri amici ci avrebbe fatto bene, ne approfittammo per salire in macchina e sfrecciammo verso il cinema più vicino di Los Angeles per guardare il film più discusso del momento: Avatar 2.

Jordan e Maddy erano ormai soliti fare i biglietti da casa per saltare la fila e accaparrarsi i posti migliori, infatti li vidi allontanarsi di sfuggita; Jett e Jack, invece, erano dinnanzi a noi, e dopo aver ordinato due cestini pop-corn di medie dimensioni si diressero nella sala cinematografica prestabilita.

«Come vi posso essere utile?» ci accolse cordiale un ragazzo trentenne dai capelli rasati, con una riga laterale che osservai attentamente. «Due biglietti per Avatar 2, un cestino di pop-corn grande e due coca-cole» rispose Vinnie mentre si impegnava ad aprire il suo portafoglio.
«Ecco a voi! Sono 12.50 dollari.» Mi passò i pop-corn e Vinnie prese le bibite dopo aver pagato e ringraziato per la sua gentilezza. «Buon film, ragazzi!» aggiunse prima di ricevere nuovi clienti.

La sala in cui eravamo era già buia, quasi tutti i posti assegnati erano occupati, e il grande schermo proiettava le prime pubblicità prima dell'inizio del film. D'istinto, mi aggrappai al bicipite del mio ragazzo coperto da una semplice t-shirt nera che evidenziava i suoi muscoli prosperosi.

«Che succede, piccola?» sussurrò premurosamente al mio orecchio per non disturbare il silenzio che c'era tra le quattro mura. «Vinnie, non vedo niente, puoi accendere la torcia del telefono?» mi incominciai ad agitare e mi tenni stretta al petto i nostri pop-corn per evitare che li rovesciassi sul pavimento. «Sta tranquilla, ci sono dei led blu accanto alle poltrone che ci indicano la strada, hai visto?» mi prese per mano e mi trascinò lungo le scalinate.
Sebbene non vedessi bene il suo viso, nella penombra del buio mi accorsi del modo scaltro in cui mi stava
sorridendo. «Dobbiamo solo trovare Jett e Jack.» aggiunse, ostentando tutta la sua sicurezza.

Sospirai di sollievo, perché da una parte le luci spente erano a mio favore, chissà quale ragazza avrebbe messo gli occhi su Vinnie se lo avesse visto proprio adesso in tutta la sua bellezza e con la perfetta scia di profumo che lasciava alle sue spalle, che inebriava le narici di chiunque come una droga soggiogante.
Presto, ci accorgemmo dei due perché accesero le torce per farsi riconoscere.

Vinnie mi accompagnò posandomi una mano al centro della schiena, strinse il suo bacino contro i miei glutei ed io arrossì per l'imbarazzo. Era una fila laterale da quattro posti cosi, superai i ragazzi e mi sedetti all'ultima poltrona per avere più privacy con il mio ragazzo. Vinnie mise le bibite ai lati dei braccioli mentre io sistemai il cestino sulle mie gambe. Mi infastidii quando sentii Jack sgranocchiare il mais scoppiato e Vinnie scoppiò a ridere quando lo fulminai con lo sguardo.

«Smettila di mangiare, Jack! Aspetta almeno l'inizio del film!» lo rimproverai e lui si incupii. «Chloe ha ragione, Jack! Dopo non pensare di venirti a rubare i miei di pop-corn!» sopraggiunse Jett, d'accordo con le mie parole.
Vinnie si limitò a ridere come un forsennato, attirando le occhiate dei presenti davanti a noi.
«Okey okey, non mangio più ma datevi una calmata entrambi!» Jack alzò le mani in segno di difesa e scostò lo sguardo su Vinnie che si strofinava gli occhi per le lacrime che minacciavano di uscire, a causa delle troppe risate.
«E tu smettila di prendermi per il culo, Hacker.» lo minacciò con una gomitata e Vinnie fece del suo meglio per non scoppiare a ridere nuovamente.

Il mio angelo oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora