L'amore è saggio. L'odio è folle.
(Bertrand Russell)
~~~Grace
''Prova a ricordarmi il motivo per il quale mi hai trascinata qui.''Daphne mi parla con un tono grondante di esasperazione e sarcasmo in egual misura.
Getto la testa all'indietro e mando giù l'ultimo sorso di birra dal grande bicchiere che stringo tra le mani.
''Ho promesso che ti avrei comprato il budino al cioccolato per una settimana intera.'' Borbotto sollevando gli occhi al cielo. ''Contenta adesso?'' Le chiedo quasi urlando per sovrastare il suono della musica.
''Si, sono soddisfatta, devo ammetterlo.'' Mi risponde giocherellando con il suo cellulare.
''Avanti Daphne...' Le parlo avvicinandomi al suo orecchio. ''È una festa del college, la prima in assoluto per noi. Hai davvero intenzione di barricarti in camera ogni weekend per il resto dell'anno?'' Le domando con mortale serietà.
''Era questo il mio piano all'inizio, poi la mia insistente e fastidiosamente ottimista compagna di stanza ha deciso di farmi uscire dalla mia tana per socializzare.'' Si lamenta raddrizzando i suoi occhiali sul ponte del naso.
È un gesto che è solita ripetere in maniera meccanica, qualcosa che ormai considero un suo segno distintivo.
''Non lascerò che le tue lamentele rovinino il mio frizzante buon umore, quindi farò finta di non averti sentito e correrò a prendere un'altra birra.'' Annuncio nella sua direzione per poi iniziare a farmi strada tra la folla.
Striscio tra un mare di corpi sudati e terribilmente ubriachi mentre tento di raggiungere la cucina della casa che è diventata teatro di questa strampalata festa.
Nel tragitto, mi tocca schivare due o tre coppie intente a darci dentro e qualche complimento lascivo da parte di un ragazzo che fatica perfino a reggersi in piedi.
Quasi mi metto ad urlare dal sollievo quando approdo al tanto agognato tavolo degli alcolici.
Senza guardarmi intorno, agguanto un bicchiere e lo inizio a riempire, canticchiando sottovoce il motivetto di una canzone della quale non riesco in nessun modo a ricordare il titolo.
Forse era quella di Ariana Grande o forse di...
''Andiamo di sopra, ti prego.'' Il suono di una suadente e supplicante voce femminile giunge squillante alle mie orecchie, attirando la mia attenzione.
''Porca troia Lily, quanto hai bevuto? Hai l'alito di un fottuto camionista.'' Il ragazzo le risponde rudemente e senza mezzi termini, declinando la sua lasciva proposta.
Non posso evitarlo, mi lascio scappare una secca e breve risata e perdo la presa dalla bottiglia che rischia di scivolare delle mie goffe mani.
''E tu chi diavolo sei?''
Impiego pochi secondi per comprendere che la domanda è indirizzata a me e ancora meno per capire che mi è stata rivolta proprio dalla stessa ragazza della quale ho appena riso.
Con un sospiro sconfitto, abbandono il mio drink sul tavolo e mi costringo a sollevare lo sguardo.
''Non è possibile, dannazione.'' Mi ritrovo ad imprecare a mezza voce.
I miei occhi si scontrano per quella che sembra l'ennesima volta con il fastidioso volto di Hunter.
L'assurdità di questa situazione minaccia di farmi prorompere in un'altra strampalata risata: perché diavolo finisco sempre per ritrovarmi questo tizio tra i piedi?

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𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗔 𝗧𝗘
Romance"Hai appena dato inizio a un gioco molto interessante, sai? Peccato che tu non abbia la minima idea di quanto io sia fottutamente bravo a giocare." Rampollo di una potente e influente famiglia di Londra, proprietario del prestigioso Sunflower Hotel...