Capitolo 31

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Buona lettura e grazie per il supporto 🌻🫶🏻
(Vi aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensate del capitolo❤️)
P.S il capitolo è un po' più lungo del solito, ma non potevo spezzarlo. Spero non vi dispiaccia😉

"I had a few, got drunk on you and now I'm wasted
And when I sleep, I'm gonna dream of how you tasted."
(Medicine-Harry Styles)
~~~

Hunter
È notte fonda e villa è piombata nella trappola di un oscuro silenzio.
Un assenza di suoni tanto scomoda quanto confortante per chi, come me, è abituato a sguazzare tra le onde della solitudine.

La tavola imbandita è stata sgomberata, i domestici congedati, gli ospiti sono rincasati.

Eppure...eppure c'è ancora l'eco di una presenza che sembra galleggiare nell'aria e avvilupparsi lungo il mio corpo, risalendo come un insidioso rampicante destinato ad aggrovigliarsi al mio petto.

Grace Dixon sembra non essersene mai andata da queste quattro maledette mura.

L'odore della sua pelle, quel letale mix di vaniglia e anice, sembra ancora stuzzicare le mie narici, sortendo un effetto tutt'altro che benefico sulla mia mente già provata.
Perché immagini di lei sotto di me, contro di me, si intrecciano dinnanzi ai miei occhi come spire di fuoco nel buio, spingendomi a domandarmi che profumo avrebbero i nostri corpi aggrovigliati l'uno all'altro.

Maledetta Dixon.
Maledetta lei e quelle sue mani assetate, lei e quella sua chioma vermiglia.

È sparita dalla mia vista in un batter di ciglia, dissipandosi nel nulla come fumo nel cielo, lasciandomi in pasto alla bestia affamata della bramosia.

Sono stato sul punto di cedere, vacillando sul filo del rasoio, tentato dall'idea di procurarmi un orgasmo tra le pareti di quel maledetto bagno con l'immagine della sua mano avvinghiata su di me.

Ma cedere, seppur da solo, avrebbe significato regalarle una vittoria che è a me destinata.

Ed io non voglio che lei trionfi.
Io voglio spezzarla.
Smantellare pezzo dopo pezzo le fondamenta di quella sua convinzione di non desiderarmi.

Perciò paziento, aspetto.
E nel frattempo mi prenderò da qualcun'altra ciò che Grace Dixon mi ha negato questa sera.

Accendo svogliatamente una sigaretta, lascio che l'intenso aroma del tabacco mi corroda i polmoni e si diffonda nell'ambiente.

"Sai bene che odio che si fumi in salotto, Hunter."

Brooke Harris fa il suo ingresso nella stanza ancheggiando sulle sue Louboutain laccate di rosso.

Un gentile omaggio direttamente dal conto in banca di mio padre.

Osservo la donna che mi sta di fronte con puro sdegno, non curandomi di celare l'espressione di disgusto che mi contorce le labbra.

La guardo arcigno e picchietto la sigaretta con un dito così da far precipitare la cenere sul prezioso tappeto persiano che adorna il pavimento del salone.

"E io non sopporto chi prova a dettare ordini in casa mia." Ribatto glaciale, sentendo le grinfie della furia iniziare a graffiare contro la bocca del mio stomaco.

Perché si, una parte di me rimarrà sempre incastrata tra le mura di Villa Price.

Brooke è un'arida donna di mezza età accecata dalla brama di potere e terrorizzata dall'inesorabile scorrere del tempo.

𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗔 𝗧𝗘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora