"In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto."
(Pablo Neruda)
~~~Grace
"Beh, le cose iniziano a farsi interessanti."
La voce di Daphne, carica di frizzante euforia, giunge melodiosamente alle mie orecchie.Siamo qui, barricate nella nostra stanza, avvolte tra le lenzuola sgualcite del mio letto.
Abbiamo deciso, in una folle idea dell'ultimo minuto, di saltare tutte le lezioni in programma per oggi.
Il piano iniziale era di restare chiuse in camera per studiare così da recuperare tutto il lavoro arretrato ma, non so come, siamo finite per ingozzarci di gelato.Perciò eccoci qui, armate di cucchiai, a commentare i succulenti avvenimenti di ieri sera.
"A cosa ti riferisci di preciso?" Borbotto, mandando giù un altro, dolce cucchiaio di gelato alla vaniglia. "Al mio ennesimo scontro con Hunter o al fatto che James sia il suo fratellastro?" Quasi urlo nel pronunciare quest'ultima parola.
"A entrambe le cose, ovvio." Mormora, raddrizzandosi gli occhiali sul naso. "Voglio dire...non capita tutti i giorni di poter fare un giro sulla moto del ragazzo più desiderato del campus. Le ragazze impazzirebbero al solo pensiero di poter avvinghiare i loro artigli attorno al suo corpo e tu ne hai avuto la possibilità quindi..."
Sussulto.
Il cucchiaio mi scivola di mano e rischio seriamente di strozzarmi con questa delizia alla vaniglia a causa dell'impeto con il quale inizio a parlare."Frena, frena, frena." Rispondo, sollevando i palmi in direzione di Daphne. "Io non mi sono avvinghiata proprio a un bel niente." Dico, arricciando il naso con fastidio.
Daphne mi squadra attentamente, inarcando un sopracciglio e scuotendo la testa con disapprovazione.
"Andiamo Grace, ho capito che non lo sopporti, ma non si può rimanere impassibili dinnanzi ad un viso come quello di Hunter, nessuno avrebbe la forza di resistergli." Replica con ostinata sicurezza, agitando freneticamente le mani."Dire che non lo sopporto è fin troppo riduttivo, io lo detesto." Dico, serrando la mascella con forza. "È uno di quei tipi che gode dell'essere ammirato, voluto e temuto. Crede che tutto gli sia dovuto, si comporta come se il mondo fosse il suo fottuto palcoscenico, come se i ragazzi dovessero chinare il capo al suo solo passaggio e le ragazze dovessero prontamente spalancare le gambe per lui." Lascio andare queste parole con folle impeto, dando voce a quel pungente fastidio che mi pungola la pelle al solo pensiero di Hunter.
"È arrogante, presuntuoso e tremendamente strafottente. Ostenta una sicurezza d'acciaio, pavoneggiandosi senza pudore, affidandosi al suo bel faccino e al suo buon nome per vedersi aprire ogni porta. Ama provocare, umiliare e beffeggiare, scagliando affilate parole impregnate di sdegno a chiunque gli si presenti di fronte. E poi c'è quel suo ghigno, quel fastidioso sorrisetto sbilenco che gli increspa la bocca ogni volta che crede di aver trionfato, ogni volta in cui si convince di averti definitivamente in pugno. Quindi si Daphne, non solo non lo sopporto...io lo considero intollerabile."Finisco di parlare e metto freno a questo fiume di parole bruscamente, mentre il mio petto si alza e si abbassa in una serie di brevi, sconnessi respiri.
Cercando di ritrovare uno sprazzo di lucidità, mi volto lentamente verso Daphne per poi scoprire che il suo volto è contratto in un'espressione di puro shock.
I suoi caldi occhi castani sono strabuzzati da sotto le lenti dei suoi occhiali, ha la bocca lievemente dischiusa e mi fissa come se fossi pronta a sbranarla da un momento all'altro."Okay, prendi un bel respiro." Mormora dolcemente, indicando il mio petto. "Non vorrei che ti esplodesse il cervello o qualcosa del genere."
Serro le palpebre e inalo una profonda, preziosa boccata d'aria, riempendo i polmoni completamente.
Quando riapro gli occhi, la prima cosa sulla quale mi concentro è il viso di Daphne e la strana espressione che aleggia sui suoi dolci lineamenti.

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𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗔 𝗧𝗘
Romance"Hai appena dato inizio a un gioco molto interessante, sai? Peccato che tu non abbia la minima idea di quanto io sia fottutamente bravo a giocare." Rampollo di una potente e influente famiglia di Londra, proprietario del prestigioso Sunflower Hotel...