CAPITOLO VI.

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La routine dei ragazzi continuó uguale per circa una settimana.

Jude esploró praticamente tutta la zona, con Caleb sempre al seguito; il secondo si staccava solo quando incontravano qualcuno e gli veniva un'idea per prenderlo in giro, ma il suo principale obiettivo era fare in modo che il rasta si interessasse a lui.

Axel, Kevin, Austin ed Erik avevano praticamente formato un gruppo di allenamento, e quando erano in acqua a loro si univano anche Victoria e Hurley.

La ragazza aveva deciso di provare a stare un po' con le ragazze, che doveva ammettere non fossero male; ma quando Celia si defilava per andare a fare le foto con Darren, lei andava al lago con Hurley.

I due ragazzi avevano preso gusto a stare ogni tanto con le ragazze, e quando li beccava prima dell'allenamento anche Erik si univa a loro, cercando di parlare con Silvia tra un attacco di Suzette e l'altro.

Nathan e Mark si alternavano a stare con Shawn, e quando il primo era libero veniva trascinato da qualche parte da Byron, Xavier e Jordan.

All'inizio l'azzurro era rincuorato dalla presenza degli altri due, ma i ragazzi non avevano intenzione di mettere i bastoni tra le ruote a Byron ed erano come alleati con lui per lasciarli vicini e ogni tanto soli.

Mark quando non stava con Shawn provava a socializzare con gli altri; era riuscito anche a raggiungere Jude, ad un certo punto.

Spesso Nelly lo chiamava per alcune questioni organizzative; la ragazza sembrava una guardiana, teneva d'occhio tutti senza riuscire a stare tranquilla.

Ogni tanto le ragazze la tiravano dentro al loro gruppo, ma per il resto non stava molto in compagnia, se non con Mark.

Tutti erano piuttosto soddisfatti della routine che si erano costruiti; tutti tranne Joe.

Non che gli dispiacesse ciò che faceva: la mattina solitamente stava in stanza a rilassarsi mentre David dormiva, e dopo pranzo stavano in un punto della foresta che avevano scoperto essere attraversato da una piacevole brezza.

David iniziava a risentire sempre di più dei problemi dell'astinenza: era continuamente stanco, il sole gli dava fastidio e ogni tanto era scosso dai tremori.

A Joe non piaceva vederlo così, gli dispiaceva per quel ragazzo, che probabilmente se fosse stato in forma si sarebbe dedicato allo sport o all'esplorazione.

Per i suoi ormoni era ancora peggio vedere l'altro dormire; cercava di non farci caso, ma anche lui stava vivendo una specie di astinenza da quando suo padre l'aveva scoperto, e come aveva già appurato David era proprio il suo tipo.

Lo stava fissando quando vide il ragazzo aprire leggermente gli occhi.

Guardò l'orario, appurando che come al solito aveva dormito più o meno fino alle undici e mezza.

- Puoi riposare anche un po' se vuoi- gli consiglió Joe, notando il colorito pallido dell'altro.

- Non voglio essere troppo addormentato a pranzo- mormorò David, nonostante si sentisse molto debole.

Joe annuì ed osservò l'azzurro alzarsi per andare in bagno.

David non ne poteva piú, stava di merda.

Sperava che arrivasse presto il momento in cui al suo corpo non sarebbe mancata più la droga, ma quanto doveva aspettare ancora? Troppo.

Non poteva neanche cercare su internet, perché lì non prendeva niente.

Aveva valutato l'idea di chiedere a Caleb, ma si era rifiutato perché temeva che l'altro avrebbe usato la cosa contro di lui. Ma ora stava iniziando ad essere davvero disperato.

INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora